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Sede centrale della gestione CMS del Ministry Of Energy and Infrastracture (MOEI). Photo courtesy Revetec

Sistema LTM. L’illuminazione di una Smart Highway: il progetto di Revetec negli Emirati Arabi

By Cristina Ferrari
Pubblicato il
14 Aprile 2024

Proseguono i racconti di Making Of con Revetec che oggi ci presenta un sistema formato da LTM, il sensore che, tramite la computer vision, misura il livello di traffico, le condizioni meteo, e la luminanza della strada monitorata.

Sensore LTM (Luminanza, Traffico, Meteo). Photo courtesy Revetec

L’illuminazione è uno dei principali segnali della presenza umana in un territorio e contribuisce al benessere e alla sicurezza delle persone oltre che alla socialità e alla frequentazione di luoghi pubblici. Per questo motivo è fondamentale che gli impianti di illuminazione pubblica siano sempre più efficienti e tecnologicamente avanzati per rimanere al passo con le sfide attuali, come la sostenibilità e l’interoperabilità caratteristiche della smart city e che rispettino le normative di riferimento. Nel settore della telegestione dell’illuminazione pubblica, il sistema che risponde maggiormente a tali aspettative è quello che applica i criteri dell’illuminazione adattiva FAI (Full Adaptive Installation).

Sistema come quello formato dal sensore LTM (Luminanza, Traffico, Meteo) oltre che da gateway e dal centro di controllo CMS (Central Management System) di Revetec che, tramite la visione artificiale, misura il livello di luminanza della strada monitorata nel rispetto delle normative UNI 11248 e CEN 13201-1, il flusso del traffico e le condizioni meteo “debilitanti”, distinguendo tra strada asciutta o bagnata, nebbia, neve. Il sensore è in grado di comunicare con un gateway al fine di comandare il sistema di regolazione e applicare i livelli di dimmerazione corretti alle lampade attraverso i nodi di telecontrollo a bordo delle ultime.

Ciò permette di gestire gli apparecchi di illuminazione a LED secondo gli standard più recenti in base alle condizioni meteorologiche, alla luminanza effettiva (sistema retro-azionato ad anello chiuso) sulla strada e al flusso di traffico. Quest’ultimo valore, basato su una media mobile calcolata ogni minuto, consente una dimmerazione real-time. Tutto questo permette agli apparecchi di illuminazione di comunicare in maniera istantanea con il sistema stesso attraverso i nodi di controllo e di applicare riduzioni di categorie illuminotecniche sempre conformi alle prescrizioni delle norme tramite l’integrazione dei dati sul traffico, sulla luminanza e sulle condizioni meteo.

Il progetto negli Emirati Arabi

La validità del sensore è stata riconosciuta anche a livello internazionale con la realizzazione di un progetto commissionato dal Ministry of Presidential Affairs (MOPA) unitamente al Ministry of Energy and Infrastructure (MOEI) degli Emirati Arabi, per l’illuminazione adattiva FAI di un asse autostradale, primo esempio in tale area geografica, Nell’ambito di tale progetto sono stati coperti 100 km di strada con 7.000 punti luce, gestiti in modo adattivo grazie a un sistema di telecontrollo punto-punto in radiofrequenza formato da 22 gateway e 29 sensori LTM, i cui nodi di telecontrollo (uno per ogni punto luce) comunicano sulla frequenza 868 MHz.

Si tratta di un open system, ovvero un sistema di telecontrollo completamente configurabile a seconda delle esigenze specifiche del committente che, in questo caso, ha richiesto che fosse interfacciabile tramite il protocollo di comunicazione internazionale TALQ, uno standard riconosciuto in tutto il mondo per quanto riguarda le smart city interoperabili, la sicurezza, il comfort di chi le abita e le emissioni di CO2.

Infatti, il sistema adattivo assicura un risparmio energetico di circa il 53% rispetto a un impianto che funziona a luce piena, mentre la porzione di impianto che lavora secondo i cicli pre-programmati consente un risparmio del 33% circa, sempre rispetto a un impianto a luce piena. Inoltre, il sistema permette una illuminazione “al bisogno”, garantendo, di conseguenza, le condizioni di sicurezza, rispettando la qualità visiva dell’utente e regolando la luce in modo non intermittente ma armonico e uniforme. La spesa diventa, quindi, un investimento con la garanzia di payback inferiore ai 5 anni.

Sede centrale della gestione CMS del Ministry Of Energy and Infrastracture (MOEI). Photo courtesy Revetec
Autostrada E64, Wadi al Ghor con illuminazione adattiva FAI (Full Adaptive Installation). Photo courtesy Revetec

Vantaggi

Consumi e risparmi mensili. Dall’alto verso il basso: sulla prima riga consumi e risparmi totali, sulla seconda riga consumi e risparmi di un sistema adattivo rispetto ad un sistema a luce piena, sulla terza riga consumi e risparmi di un sistema con cicli pre-programmati rispetto ad un sistema a luce piena. Photo courtesy Revetec

Oltre alla riduzione del carbon footprint, la scelta di una tecnologia adattiva comporta ulteriori vantaggi:

  • incremento della sicurezza dovuta al monitoraggio continuo e puntuale dei singoli punti luce e conseguente riduzione dei costi operativi di presidio e manutenzione degli impianti.
  • Allungamento della vita media degli apparecchi che lavorano per la maggior parte del tempo in un punto della curva di carico ben più basso della potenza nominale.
  • Possibilità in un qualunque momento di modificare il valore di flusso luminoso degli apparecchi magari in occorrenza di eventi particolari.

L’utilizzo dello standard TALQ permette anche che il sistema possa comunicare con sensori di terze parti, nel caso di ampliamento del progetto, assicurando risparmio energetico e un minore impatto ambientale.

AUTHOR

Cristina Ferrari

Laureata con lode in lettere classiche all’Università degli Studi di Verona, con tesi in archeologia, è giornalista pubblicista dal 2012 e collabora a diverse testate tra cui Archeo, Medioevo, LUCE

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