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Vista interna Thinking room. Photo Wondertale

Fermiamoci a riflettere in fiera: le stanze di David Lynch e l’isola d’acqua di Accurat ed Emiliano Ponzi

By Nancy Tollins
Pubblicato il
17 Aprile 2024

Due allestimenti che inducono non alla riflessione o alla meditazione, ma piuttosto alla stimolazione del pensiero – in inglese diremmo food for thought, ossia cibo per pensare – impreziosiscono la 62ª edizione del Salone del Mobile che include anche un ampio spazio dedicato alla cucina e al food vero e proprio. Si tratta di Interiors by David Lynch. A Thinking Room (Interni di David Lynch. Una stanza per pensare) e Under the surface (Sotto la superficie) di Accurat ed Emiliano Ponzi.

Le due thinking room di David Lynch con la curatela di Antonio Monda

Thinking Room vista dell'interno. Photo courtesy by Salone del Mobile

Lo spazio allestito dal regista e artista David Lynch, con la curatela di Antonio Monda, giornalista e scrittore e anche in passato direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, ospita due stanze identiche e specchiate, connotate dalla qualità espressiva surreale – e sdoppiata in almeno due livelli dimensionali – caratteristica del lavoro lynchiano.  Costituiscono un po’ dei portali simbolici che i visitatori del Salone del Mobile oltrepassano prima di immergersi nella manifestazione fieristica

David Lynch e la sua visione

David Lynch, il regista dello serie televisiva Twin Peaks e, per ricordare un film, Mulholland Drive con Naomi Watts, ci racconta la sua visione del mondo esterno, e quindi degli ambienti in cui viviamo e con cui si relaziona in modo profondo, e la sua interpretazione dello stesso, visto come un riflesso materiale del nostro mondo interiore.

L’allestimento come un sipario

L’installazione all’ingresso dei Padiglioni 5 e 7 (per chi accede dall’asse centrale della fiera di Rho) è composta da due aree circolari circondate da una parete di velluto esteriormente di colore rosso, in bilico tra una tenda circense e un sipario teatrale/cinematografico con una seduta circolare rossa. L’allestimento ci fa entrare in un’esperienza molto particolare. Le due stanze identiche hanno dentro un’altra stanza con un soffitto curvilineo dorato e una grande poltrona centrale in legno dotata di strumenti per scrivere, disegnare e dipingere, mentre disposte lungo le pareti interne di colore blu vi sono alcune immagini iperreali scelte dal regista, uno specchio e un orologio.

Esterno Thinking room. Photo Wondertale

Il silenzio e lo stimolo al pensiero

Le stanze sono saturate di blu, oro, luce e silenzio, quasi una proiezione di un terzo occhio distorto. Il visitatore entra in contatto con questa realtà quasi metafisica per uscire poi nuovamente nella frenesia della folla, del brusio, della moltitudine dei progetti espositi in fiera. David Lynch da molto tempo si fa promotore della meditazione trascendentale che considera uno strumento utile già dall’infanzia per superare i possibili ostacoli alla crescita positiva e luminosa interiore e di conseguenza evitare di instaurare modi e atteggiamenti nella mente che possono portarci alla sofferenza: insegnandoci a fare spazio dentro noi, a diventare un contenitore vuoto pronto a mutare in meglio e capace di accogliere, elaborare e, evolvendo, migliorare.

Anche solo pensare di poter immaginare una stanza per pensare è piacevole. Una stanza che aiuti a farlo accadere. Il pensiero, intendo”, così ha commentato le sue Thinking rooms il regista David Lynch.

Antonio Monda, che insegna tra le altre cose cinema e televisione a New York e che ha curato il progetto, spiega che il regista costruisce mobili con le sue mani donando loro un equilibrio sia pure precario e soggiunge: “Per Lynch non esiste nulla di inanimato e nulla che non abbia un’intima, vibrante vitalità. Ciò è evidente in tutto ciò che crea a partire dal suo cinema visionario, passando dall’arte figurativa e nei mobili che disegna. Le due Thinking Room realizzate per il Salone del Mobile ci immergono in un universo armonicamente compiuto grazie alla pulsione vitale di ogni singolo dettaglio, e Lynch riesce a sedurci ribadendo che la vera arte non offre risposte, ma pone domande”.

Vista interna Thinking room. Photo Wondertale

L’installazione Under the Surface

L’allestimento nel Padiglione 10 sottolinea l’importanza e le molteplici qualità – a volte dimenticate -legate all’acqua tra cui etica, sostenibilità, tecnologia ma anche potere, fascino e fragilità dell’acqua stessa. Il Salone del Mobile.Milano con questa installazione riflette sull’indispensabile valore della risorsa idrica nella filiera dell’arredobagno con un grande progetto immersivo, tra evocazioni poetiche e data-visualisation.

Progetto digitale e fisico dell’allestimento

Under the Surface è una grande isola sommersa, evocativa delle tre forme fisiche (solida, liquida e gassosa) dell’acqua fonte di vita. È progettata e realizzata dallo studio Accurat, Design Group Italia insieme all’artista Emiliano Ponzi (Salotto.NYC). Il progetto accende i riflettori sull’importanza cruciale delle risorse idriche globali e sulla loro conservazione prendendo spunto dall’idea di Atlantide e dalla suggestione di un paesaggio in cui i volumi sfumano dai toni profondi del blu e degli azzurri fino al bianco. La rappresentazione è aumentata dalle proiezioni che ricreano il movimento dell’acqua ma che anche danno informazioni sul consumo idrico. La presenza di un telo che ricopre l’installazione come fosse superficie d’acqua la trasforma in una combinazione fisica e digitale.

Under the surface. Photo Wondertale

Le risorse idriche nella filiera bagno

Il tema dell’evoluzione tecnologica e della ricerca viene affrontato presentando alcuni prodotti esposti al Salone Internazionale del Bagno che, ad esempio, mescolano aria e acqua per garantire un flusso consistente anche quando l’output idrico si riduce in misura significativa. Allo stesso modo, gli aeratori da rubinetto possono ridurre il consumo idrico fino al 50%. I radiatori moderni possono funzionare con fino all’80% di acqua in meno rispetto ai classici modelli tubolari, raggiungendo livelli di efficienza termica elevati. L’innovazione coinvolge anche i water che utilizzano sempre meno acqua. Gli sprechi energetici vengono abbattuti anche grazie a nanotecnologie integrate nelle vernici per i termoarredi, a sistemi che distribuiscono acqua calda solo quando davvero necessario e a water smart capaci di ottimizzare il consumo di acqua ed energia grazie a una semplice applicazione sullo smartphone. I fornitori di materiali e i costruttori dell’installazione sono stati scelti anche per la loro prossimità geografica con l’obiettivo di ridurre trasporti ed emissioni. Il materiale usato per produrre i rilievi è l’EPS, un polimero leggero riciclabile che verrà ritirato e riutilizzato nella produzione di pannelli per l’isolamento edilizio.

Under the Surface, vista delle informazioni proiettate. Photo courtesy by salone del Mobile 2024

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano dichiara

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano dichiara: “Under the Surface è un grande spazio attento al progetto e all’ambiente, un’installazione in cui i termini ‘conoscenza’ e ‘responsabilità’ sono fondamentali e attraverso cui raccontiamo come saper collegare conoscenze, competenze e tecnologie sia importante per generare progetti e prodotti che migliorino la vita perché rispettosi, in questo caso, dell’acqua. Grazie a questa installazione, il Salone ha dato vita a una narrazione capace di rivolgersi a un pubblico ampio, innescando spunti di riflessione mai banali e anche emotivi. Oggi, più che mai, dobbiamo essere consapevoli dell’influenza delle nostre scelte quotidiane sul futuro”.

AUTHOR

Nancy Tollins

Nancy Tollins, architetto, scrittrice e appassionata di viaggi, anche virtuali, curiosa e appassionata della bellezza in tutte le culture e in tutte le forme ancor più se connessa alla luce

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