Light Art
La “Biosfera” luminosa che inizia l’anno di Pesaro come Capitale della Cultura 2024
By Monica Moro
Pubblicato il
Febbraio 2024
Pesaro è la nuova Capitale della Cultura italiana. Ha preso il testimone da Bergamo e Brescia e anch’essa, in un certo senso, gioca “in doppio” perché fa provincia con Urbino. Questa città ha una vocazione musicale, ha dato i natali a celebri personaggi della musica come il compositore Gioacchino Rossini e il soprano Renata Tebaldi, ma è anche il territorio della dueruote, ricordiamo la Benelli e il famoso “urbinate” Valentino Rossi, senza dimenticare il sublime maestro della pittura Raffaello Sanzio. E dal 24 febbraio a Pesaro in piazza del Popolo c’è la Biosfera, scultura luminosa a LED che diverrà opera urbana permanente. È un monumento cittadino particolare perché, oltre alla struttura fisica, ha un contenuto dinamico e interattivo che cambia nel tempo.
Il sindaco Ricci e gli assessori Vimini e Frenquellucci hanno sostenuto la creazione di questa installazione, idea di Artifact Studio: una scultura digitale come simbolo e racconto della cultura della Capitale.
Pesaro 2024 ha il suo “Albero della Vita”: la Biosfera
La città ha come l’Expo 2015 il suo “Albero della Vita”, un simbolo vivente di luci e animazione, ovvero la Biosfera che con le sue dimensioni – misura 4 metri di diametro – e gli oltre 2 milioni di LED è un’opera viva, interagibile e in dialogo con la città e la collettività.
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro dichiara: “La Biosfera è un progetto frutto di riflessioni e collaborazioni costruite dalla proclamazione del riconoscimento di Capitale italiana della Cultura. L’idea nasce un anno fa, insieme al vicesindaco Vimini, quando abbiamo ipotizzato la realizzazione di una sorta di ‘Albero della Vita’ dell’Expo, per Pesaro 2024. La scelta è ricaduta su una sfera, simbolo che torna ripetutamente in città: è nella ‘Palla’ di Arnaldo Pomodoro, nella Sonosfera®, nella Pizza Rossini, nella ruota della bici che percorre la Bicipolitana e delle moto della nostra Terra di Piloti e Motori, nel sole che tramonta sul mare Adriatico. La Biosfera è un’icona, un oggetto di design e di alta tecnologia, che ci renderà ancora più attrattivi e più competitivi”.
Gli obiettivi di interazione, d’intrattenimento e didattici
“Ma allo stesso tempo che farà riflettere sul cambiamento climatico”– continua Ricci – “Ogni giorno produrrà spettacoli, contenuti culturali audio e video, anche interattivi”.
Aggiunge il sindaco “È un investimento che abbiamo potuto realizzare grazie alla collaborazione tra assessorati: all’idea di Vimini, alla praticità dell’assessora Frenquellucci e della dirigente Maggiulli, che hanno portato a Pesaro la Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Square, bando del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del valore di 11 milioni di euro) che comprende tra l’altro la realizzazione di progettualità tecnologiche di alto livello”.
Un contenitore dinamico a LED per “opere software” attinenti al territorio
L’installazione è uno spazio in cui far convergere e predisporre un dialogo multidisciplinare ospitando opere di natura artistica e scientifica. La Biosfera sarà luogo di aggregazione, promozione culturale e tecnologica tramite gli interventi audiovisivi che attraverseranno i suoi milioni di LED e che combineranno arte e scienza, patrimonio culturale e tecnologia, storia e innovazione.
La prima “opera software” è Pesaro 2024, sulla superficie della sfera verranno visualizzati video a 360 gradi del patrimonio paesaggistico, storico, artistico-culturale del territorio. La seconda opera vuole stimolare una riflessione sulla relazione tra uomo e pianeta utilizzando i dati raccolti e elaborati dall’intelligenza artificiale attraverso i satelliti del progetto Copernicus dell’Unione europea. La terza opera è una scultura digitale all’interno della struttura-sfera modellata in real-time dal movimento degli spettatori attorno a essa. All’interno si creeranno geometrie tridimensionali magmatiche in evoluzione rese interattive dalla posizione nello spazio del pubblico. L’opera, nell’intenzione degli ideatori, vuole essere metafora dell’influsso dell’umanità sugli ecosistemi del pianeta.
Un bando di concorso per proporre contenuti per la Biosfera
La Biosfera potrà interagire con tutti e specialmente con artisti, designer, musicisti. La città di Pesaro bandirà un concorso internazionale per la creazione di contenuti – sulla linea di quanto già attivato per la Sonosfera® (ISAC – International Sonosfera® Ambisonics Competition, promosso dal Comune di Pesaro in collaborazione con IRCAM – Centre Pompidou di Parigi) per arricchire il palinsesto della Biosfera.
Artifact Studio di Federico Rossi e Andrea Santicchia
Il progetto è di Artifact Studio, (Artifactstudio.it) che si occupa di installazioni robotiche, esperienze digitali e oggetti non convenzionali, sia virtuali che fisici, fondato da Federico Rossi, professore associato in architettura digitale e robotica alla London South Bank University e Andrea Santicchia, artista transdisciplinare e docente presso il corso di Interaction Design e digital art allo IUAV, IED Roma e UniRSM .
Federico Rossi e Andrea Santicchia affermano “Abbiamo ideato la Biosfera dandoci un obiettivo, che era anche una sfida: coinvolgere le aziende del territorio inserendole, con le loro tecnologie e maestranze artigianali e digitali, nel progetto. Ci siamo riusciti ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo subito deciso di osare e creare una sfera; una forma particolarmente complessa sia per la progettazione di un’opera outdoor di tali dimensioni, sia per la gestione dei contenuti che devono essere pensati per una superficie non planare. La Biosfera, al momento, è unica in Europa”.
Durante il corso dell’anno saranno inoltre previsti interventi site-specific di contenuti artistici, musicali o scientifici all’interno della sfera scaturiti da collaborazioni con artisti del territorio, musicisti, scuole o altri enti.
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