Universo satellite 25 anni di SaloneSatellite: una grande mostra per ricordare l’origine di tanti talenti e la loro creatività in Triennale Milano

La grande mostra curata da Beppe Finessi che celebra i venticinque anni del SaloneSatellite ha aperto i battenti in contemporanea con la manifestazione fieristica nel Palazzo della Triennale a Milano, con la supervisione di Marva Griffin Wilshire, la fondatrice, curatrice e ideatrice del fenomeno SaloneSatellite. Una grande mostra per ricordare l’origine di tanti talenti e la loro creatività lanciati da un evento internazionale unico dedicato specificatamente ai giovani. Citarli tutti diviene impossibile, ma per indicare il carattere globale della risonanza del SaloneSatellite nominiamo ad esempio la Fish Chair del designer Satyendra Pakhalé, nato in India con studio nella capitale olandese Amsterdam, per Cappellini nel 2005.

Il progetto dell’allestimento di Universo satellite 25 anni di SaloneSatellite in Triennale, situato al piano di ingresso del Palazzo, come anche l’allestimento di quello all’interno della fiera, è di Ricardo Bello Dias con Hariadna Pinate, mentre il progetto grafico è dello studio òbelo.

Negli spazi della Triennale di Milano vengono esposti tutti gli “ingredienti” di una ricetta imbattibile, quella ideata da Marva Griffin Wilshire. È lei che ha portato alla realizzazione di questa imprescindibile manifestazione del mondo del design internazionale.

Nel percorso espositivo, reso leggero da vari trafori che consentono una trasparenza di visione e profondità di prospettiva, il visitatore può seguire la nascita e l’evoluzione dell’importante evento fieristico attraverso progetti, modelli, disegni, prototipi, cataloghi e meravigliosi manifesti, e non solo chi percorre la mostra può comprendere la formazione del pensiero che avviene molto attraverso la parola, il dialogo, la relazione.

Rilievo è stato dato anche alla presenza e al ruolo delle centinaia di Scuole di design e Artigianato in tutto il mondo, che accompagnano e formano, ma anche preservano l’arte del progetto. L’attività didattica italiana e internazionale ha fin da subito fatto parte del SaloneSatellite. È stato istituito anche un premio che ha visto tanti progetti ricevere un giusto riconoscimento per meriti eccezionali.

Il SaloneSatellite è nato per volontà di Marva Griffin Wilshire. Alla fine degli anni ’90 dello scorso secolo aveva accolto la richiesta di giovani progettisti che desideravano avere una vetrina proprio all’interno del quartiere fieristico. Ebbe il pieno appoggio di Manlio Armellini, AD di Cosmit (Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano) e nel 1998 fu inaugurato il nuovo spazio, denominato satellite perchè allora si presentava come un “pianeta” nell’orbita del Salone del Mobile di Milano.

Adesso è diventato un “universo” a sé, un ricercato trampolino di lancio per i giovani designer che in questo 2024 raggiunge il ragguardevole numero di 14.000 partecipanti.

Il SaloneSatellite rappresenta da sempre un fiore all’occhiello per il Salone del Mobile di Milano e per questo è amorevolmente e generosamente promosso e sostenuto. Nel corso degli anni ha continuato a crescere e diventare sempre più riconoscibile con un’idea forte, unitaria e sfaccettata. Nel tempo ha convinto e intrecciato persone, editoria, scuole, imprenditori, aziende intorno ai progetti dei giovani designer.

Beppe Finessi il curatore della mostra racconta: “L’abbiamo sempre chiamato SaloneSatellite ma nel corso degli anni è diventato un vero Universo. Pieno di storie, progetti, incontri e passioni, e sempre animato dai sogni e dalle speranze dei suoi giovani protagonisti che sono diventati nel corso di questi venticinque anni i nuovi primattori della scena internazionale della creatività”.

Universo Satellite 25 anni di SaloneSatellite ha aperto il 16 aprile e chiuderà una settimana dopo rispetto al Salone del Mobile, il 28 aprile 2024. L’ingresso alla mostra in Triennale e al SaloneSatellite a Rho è libero.

In collaborazione con: Salone del Mobile.Milano

A cura di: Beppe Finessi

Assistenza curatoriale: Marta Elisa Cecchi

Progetto di allestimento: Ricardo Bello Dias con Hariadna Pinate

Progetto grafico: studio òbelo

Coordinamento archivio e prestatori: Porzia Bergamasco

Con la supervisione di: Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice del SaloneSatellite