Milano Design Week 2024
Architettura rigenerativa – La Città Miniera di Mario Cucinella Architects al Fuorisalone
By Sielo Longo
Pubblicato il
Aprile 2024
La storica sede del Corriere della Sera in via Solferino 28 torna anche in questa edizione della Settimana del Design milanese a fare da cornice a un’installazione nel Brera Design District. L’architetto Mario Cucinella, con il suo studio MCA, firma Città Miniera. Design, Dismantle, Disseminate, imponente installazione che sviluppa una visione inedita della sostenibilità attraverso il racconto di un modello di sviluppo virtuoso
L’installazione
Lo spazio urbano viene qui approcciato come un ecosistema che si decostruisce e rigenera a partire dalla propria materia, esattamente come avviene in natura. Un’idea di circolarità applicata all’architettura che diventa anche una visione culturale e sociale, dove la parola chiave diventa smantellare e ricostruire. Cucinella parte da un oggetto povero e di uso quotidiano come le cassette in legno utilizzate per la raccolta degli ortaggi che diventano qui il modulo base con cui vengono assemblati i grattacieli della Città Miniera, una quinta urbana smontabile e riassemblabile.
Perché l’architettura sappia rapportarsi alla natura in maniera sostenibile e armonica, non basta dunque l’ottica della riduzione degli sprechi e del riciclo. Bisogna invece che sia lo stesso modo in cui si progetta a cambiare nel profondo, secondo una visione innovativa in cui gli edifici e più in generale i prodotti industriali vengono ideati fin dal principio in modo da poter essere smembrati e autorigenerarsi, sul modello ciclico e integrato fornito da madre natura.
Architettura rigenerativa
Ispirandosi all’Agenda europea per lo sviluppo sostenibile, lo studio MCA sviluppa dunque uno sguardo innovativo sui centri urbani, miniere di materiali che possono essere smantellati e riutilizzati per costruire le città del futuro. Architettura rigenerativa infatti significa non soltanto il riutilizzo dei materiali edili, integrati con elementi naturali come legno, argilla o paglia di riso, ma anche, e soprattuto, concepire gli edifici in maniera che possano avere addirittura un impatto migliorativo rispetto all’ambiente circostante. La sfida per il futuro diventa dunque, insieme alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti e al riutilizzo delle risorse, la capacità dei nuovi edifici ecologici di ripristinare gli ecosistemi, promuovere la biodiversità e migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua.
L'area louge
L’installazione Città Miniera è completata da un’area lounge realizzata sempre con casse di legno riciclate e attrezzata con lampade Artemide, arredi Kartell e pergole MV Line. Una serie di focus affrontano all’interno dell’installazione diversi approfondimenti legati alla sostenibilità, in linea col concept della Città Miniera. Si va dalla mobilità smart e leggera, rappresentata dai veicoli elettrici del Gruppo Koelliker, alla produzione di arredi con materie prime di recupero, grazie al know-how dell’azienda friulana Fantoni, specializzata in mobili per l’ufficio realizzati a partire da pannelli di legno post-consumo a km zero.
AUTHOR
Sielo Longo
Vive e lavora da molti anni a Berlino, giornalista e filmmaker, collabora a LUCE dal 2016
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