Milano Design Week 2024
Antiche lavorazioni sartoriali e nuove interpretazioni tecnologiche in Habitus, il progetto di Foscarini, Andrea Anastasio e Amal
By Monica Moro
Pubblicato il
Aprile 2024
INDICE
L’azienda veneziana Foscarini, che produce apparecchi d’illuminazione caratterizzati dalla ricerca sui materiali, presenta il nuovo passo nel percorso che sta conducendo con Andrea Anastasio sul “senso” della decorazione. Un progetto di pura ricerca sotto l’egida di “prendersi il tempo per rallentare ed esplorare senza confini” per questa azienda contraddistinta dal suo costante sostegno e contributo alla cultura. Coraggiosamente e svincolandosi dalle regole prefissate, Habitus si confronta con una creatività che premia in poesia, bellezza e valore aggiunto.
Habitus e il laboratorio indiano Amal
La mostra allestita nello showroom Foscarini Spazio Monforte al Fuorisalone 2024 è il risultato del progetto di sperimentazione con l’artista e designer Andrea Anastasio insieme ad Arun Jothi e Natalie Frost, creativi facenti parte del laboratorio Amal, a Mumbai in India, specializzato nella lavorazione e ricerca artigianale nel campo dell’alta sartoria e del ricamo, espressione di un’arte e di una cultura antiche. Amal realizza per collezioni haute couture raffinate decorazioni, attingendo da mondi millenari nella storia dell’artigianato e rendendoli contemporanei. Foscarini con questa ricerca, come è nel suo patrimonio genetico, si muove nella sfera dello sviluppo progettuale a lunga gittata, esplorando possibili direzioni nei progetti luce, prescindendo da un obiettivo preciso di una produzione in serie.
Foscarini e la ricerca sui materiali e le forme
Carlo Urbinati, presidente di Foscarini ha dichiarato: “Per un’azienda, concedersi il tempo per riflettere, intessere connessioni e tentare incursioni creative in altri mondi è un grande privilegio. Ma anche una scelta per noi naturale: spingerci oltre la nostra zona di comfort è parte di chi siamo. Habitus, il progetto di ricerca che presentiamo in occasione del Fuorisalone 2024, è quindi un regalo che ci siamo fatti, ma anche una necessità, figlia del nostro bisogno di ascoltare e condividere visioni con persone che appartengono ad altri mondi per creare immaginari di luce nuovi ed esplorare sensi diversi da dare a quello che facciamo”.
L’arte e la filosofia di Andrea Anastasio
È la curiosità artistica, intellettuale e creativa che porta Andrea Anastasio a sperimentare con luci, colori e materiali. In Habitus aggiunge anche la texture, la composizione materica dei tessuti costituiti da fili. Lavorazioni classiche come le perline di vetro e altre più contemporanee come paillettes, plexiglass e strisce di PET tagliato al laser integrati da LED luminosi sono stati utilizzati per decodificare il comportamento della luce associata a texture cangianti e imprevedibili.
Nello Spazio Monforte di Foscarini trasformato per l’occasione in un white box a due piani, una vera galleria d’arte, i visitatori hanno potuto vedere le opere e le installazioni site-specific.
Habitus è formato da oggetti luminosi e colorati tutti intessuti di LED, tende fatte di fili con migliaia di perline di vetro infilate a comporre un disegno cromatico o bicromatico, semilavorati metallici internamente rivestiti di perline policrome e installazioni con riccioli di PET lavorati a caldo. Non sono lampade o prodotti funzionali, sono oggetti realizzati da un artista unendo il know-how di un’azienda e il saper fare di un atelier che non prevedono una possibile applicazione industriale, ma propongono un’esplorazione su cui Foscarini rifletterà in modo libero, con la consapevolezza che la libertà può farci immaginare direzioni nuove del tutto imprevedibili.
Il ricamo e la manualità preziosa
Andrea Anastasio ci racconta che: “Il ricamo può essere descritto e decifrato come una lingua antica, che è capace di rinnovarsi costantemente, per generare meraviglia e pensiero al tempo stesso. Habitus porta lo sguardo e l’attenzione su questa manualità la cui origine si perde nel tempo. Il carattere modulare dell’architettura sottesa al ricamo e la reiterazione del gesto che lo esegue sono alla base di questo progetto, inteso per vestire la luce e per chiamare la luce a sottolineare la ricchezza del patrimonio di gesti sedimentati nel tempo che caratterizzano i manufatti ai quali il progetto si ispira”.
Andrea Anastasio artista e filosofo, è direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi; Amal, laboratorio sartoriale in India, è un laboratorio con 300 collaboratori; Foscarini è un’azienda italiana di riferimento nel panorama internazionale dell’illuminazione decorativa di design.
AUTHOR
Monica Moro
Collabora a LUCE dal 2014, scrive di architettura, design e colore. Nata in Svezia, dove ha insegnato per diversi anni design all'Università LNU. Cultore presso il Politecnico di Milano. La sua formazione architetto e industrial design Domus Academy, ha collaborato con Andrea Branzi. Designer freelance e ricercatrice sul colore e la valorizzazione del patrimonio culturale. Passione coltivata lo Yoga
IN QUESTO ARTICOLO
LEGGI DI PIÚ
Milano Design Week 2024
Colore, luce e stupore: l’installazione Hong Chul Wonderland di NOROO group per la Milano Desing Week
BY Paolo Calafiore | 28 Apr 24
Milano Design Week 2024
Un tuffo nel Mediterraneo a Milano con le sculture luminose di Domenico Pellegrino
BY Jacqueline Ceresoli | 24 Apr 24
Milano Design Week 2024
Sostenibilità, benessere, eleganza, magia. Le novità del mondo della luce presentate alla Milano Design Week
BY Cristina Ferrari | 22 Apr 24