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Premio italiano di Architettura: annunciati i vincitori della quinta edizione del premio promosso da Maxxi e da Triennale Milano
By Cristina Ferrari
Pubblicato il
Giugno 2024
INDICE
Giovedì 13 giugno 2024 al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo si è svolta la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio italiano di Architettura, il progetto annuale promosso dal MAXXI e da Triennale Milano che si svolge ad anni alterni presso i due soggetti promotori.
L’evento, giunto orami alla sua quinta edizione, “vede le due istituzioni collaborare per la valorizzazione dell’architettura italiana attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura”.
La premiazione e la mostra
Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte Alessandro Giuli, presidente Fondazione MAXXI; Stefano Boeri, presidente Triennale Milano; Francesco Spano, segretario generale MAXXI; Francesco Stocchi, direttore artistico MAXXI; Lorenza Baroncelli, direttore MAXXI Architettura e Design contemporaneo; Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana, città Triennale Milano; Pippo Ciorra, senior curator MAXXI Architettura.
I vincitori sono stati scelti dalla giuria, presieduta da Lorenza Baroncelli (MAXXI) e composta da Stefano Boeri (Triennale Milano), Pippo Ciorra (MAXXI), Nina Bassoli (Triennale Milano), Cornelia Mattiacci (Fondazione Prada), Sara Marini (IUAV), Stefano Pujiatti (ELASTICOSPA) e Michael Obrist (TU Wien), che ha assegnato il Premio al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni da un progettista o uno studio italiano o con base professionale in Italia, il Premio under 35 e il Premio alla carriera.
I progetti dei vincitori e dei finalisti del Premio italiano di Architettura e di NXT saranno esposti in una mostra a cura di Pippo Ciorra, visitabile fino al 29 settembre 2024 nel Centro Archivi MAXXI Architettura.
Il Premio alla carriera
Il Premio alla carriera è stato conferito all’unanimità a Pierluigi Nicolin, architetto, critico di rilevanza internazionale e direttore della storica rivista di architettura Lotus International che gli è avvalsa la Medaglia d’oro dell’architettura italiana della Triennale di Milano (2003). Laureato nel 1967 al Politecnico di Milano, Nicolin ha svolto la sua attività progettuale congiuntamente all’attività didattica e di ricerca nel campo architettonico, oltre a un’intensa attività comunicativa ed espositiva in varie mostre. Per portare avanti il lavoro fatto da Nicolin e l’eredità costruita negli anni il MAXXI ha acquisto l’archivio della rivista e Triennale ne diventerà editore.
“Siamo felici di ospitare nella Piazza del MAXXI la quinta edizione del Premio italiano di Architettura, realizzato come sempre in collaborazione con Triennale Milano: questo sodalizio tra istituzioni negli anni ha contribuito a valorizzare e promuovere l’architettura in Italia, da progettisti importanti e affermati alle nuove generazioni destinate a essere protagoniste del futuro – ha commentato Alessandro Giuli, presidente Fondazione MAXXI -. Ringrazio la giuria per l’ottimo lavoro svolto e mi congratulo con i premiati per il loro ingegno e l’indiscussa qualità delle loro proposte. L’assegnazione del Premio alla carriera a Pierluigi Nicolin coincide con l’acquisizione dell’archivio di Lotus international.
È dunque con grande piacere che in questa occasione annunciamo l’ingresso nella Collezione di Architettura del MAXXI del patrimonio di una delle più autorevoli riviste della scena architettonica globale”.
“Siamo felici di rinnovare insieme al MAXXI l’impegno nella promozione e valorizzazione della architettura italiana contemporanea attraverso il Premio italiano di Architettura – ha continuato Stefano Boeri, presidente Triennale Milano -. I progetti di questa edizione sono stati selezionati per la loro qualità e il carattere di innovazione e sperimentazione. Il Premio alla carriera a Pierluigi Nicolin rappresenta un importante e doveroso riconoscimento all’incessante lavoro di critica, docenza universitaria, ricerca e cura editoriale sull’architettura italiana e internazionale che Nicolin ha portato avanti per oltre cinquant’anni … Un dialogo che continua oggi con la recente acquisizione da parte di Triennale, che nel 2026 ne diventerà editore, della rivista Lotus, la cui eccellenza riconosciuta nel mondo è legata all’opera di Pierluigi Nicolin”.
Il Premio per il miglior edificio
Per questa edizione 2024, il premio per il miglior edificio è stato assegnato a Pietro Martino Federico Pizzi – Studio Pizzi, per il progetto della Cantina Vinicola Ceresé (Montevecchia, Lecco, 2023) su committenza di Azienda Agricola il Ceresé. Il progetto è stato scelto dalla giuria tra 32 candidati “per aver saputo armonizzare le qualità simboliche e formali di una geometria pura, come quella del cerchio, e allo stesso tempio un legame forte con il luogo, i materiali locali, il paesaggio”. Inoltre “il carattere ‘bifronte’ del progetto si manifesta anche nel programma funzionale dell’edificio, dedicato alla contemplazione e all’esposizione dell’arte così come alla lavorazione e presentazione al pubblico dei prodotti del luogo in cui si inserisce”.
Si tratta di una costruzione caratterizzata da una copertura in calcestruzzo armato rosa, a doppia curvatura e sorretta da colonne in acciaio, che si estende sulla piazza, mentre al di sotto tre fronti del fabbricato, emergenti per il digradare del terreno, si legano ai toni delle argille locali, anche tramite luci e ombre della tessitura a rilievo dei laterizi. La copertura presenta un terreno seminato con fiori di campo che dona maggiore gentilezza all’intervento architettonico.
Premio al miglior edificio | menzioni d’onore
La menzione d’onore è stata invece assegnata a tre studi di architettura.
BALANCE ARCHITETTURA con il progetto Bicocca Superlab (Milano, 2022), su committenza di MASINI 011 SRL. Il progetto ha comportato la riqualificazione di un edificio direzionale di 6.500mq nel quartiere Bicocca a Milano, di cui ha recuperato interni ed esterni mantenendone la struttura esistente e la memoria industriale. “Ciascun elemento aggiunto è sempre indipendente dalla struttura, come la facciata costituita da una superficie esterna in gomma siliconica riciclabile sviluppata sperimentalmente per questo progetto, la cui trasparenza varia a seconda della posizione del sole e delle ore del giorno”.
Carlana Mezzalira Pentimalli con il progetto della Biblioteca civica di Bressanone (2022), su committenza del Comune di Bressanone. Il progetto comprende il recupero degli edifici dell’ex Guardia di Finanza, dell’ex Tribunale e delle ex Carceri, la costruzione di un nuovo manufatto e la riqualificazione di un giardino, di cui sono state rispettate le peculiarità del contesto storico e le esigenze di un edificio pubblico aperto alla collettività che si inserisce nel tessuto urbano cercando un profondo dialogo con le preesistenze e il carattere dell’architettura e degli spazi che le caratterizzano. “La complessità dell’intervento dà forma a una tensione tra le parti che ne definisce il carattere plastico e sempre ambivalente tra ‘collettivo’ e ‘domestico’, dove gli spazi interni si manifestano come esterni e viceversa”.
Luciano Pia con The Heat Garden (Torino, 2022), su committenza di IREN Energia SpA
Il progetto ha puntato all’integrazione tra tecnologia e paesaggio, con spazi per laboratori didattici e visite guidate dedicati ai temi ambientali e di sviluppo sostenibile con terrazze, giardini pensili tematici con alberi, arbusti e rampicanti e una piccola serra che, intorno all’impianto di accumulo, danno forma al binomio “tecnologia+green”. Aree per la coltivazione di ortaggi e frutta che costituiscono un esempio di microproduzione, lo sviluppo della biodiversità e la reintroduzione di specie vegetali favoriscono il processo della catena alimentare, per riportare la natura in questa parte di Torino, mentre il sistema di accumulo dei tre grandi serbatoi ad alta temperatura e pressione è collegato al sistema di teleriscaldamento urbano della città.
La giuria ha segnalato sei lavori: la valorizzazione del Centro Piacentiniano (Bergamo, 2018) di Gianluca Gelmini, Mariola Peretti, Luigino Pirola, Simone Zenoni, Elena Franchioni e Carlo Peretti; FGF Building (Seoul, Corea del Sud) di andreacaputo.com; B22 dell’architetto Stefano Tropea con Carlo Venegoni (SON Cascina San Carlo, Milano, 2022); il progetto della Chiesa di Santa Maria Goretti (Mormanno, 2021) dei Mario Cucinella Architects; quello del Museo Archeologico Oliveriano (Pesaro, 2022) del gruppo STARTT; Uccellaccio (Ripa teatina, Chieti, 2023) dello studio HPO.
Il Premio Under 35
Il Premio Under 35 è stato assegnato al progetto vincitore di NXT 2024, il programma del MAXXI dedicato alla promozione dei giovani progettisti e alla valorizzazione della piazza del Museo a cura di Pippo Ciorra, nel cui ambito ogni anno studi di giovani architetti individuati da advisors vengono chiamati a concorrere con un progetto per l’installazione estiva nella piazza del MAXXI.
Il progetto vincitore è Quintessenza del gruppo Grazzini Tonazzini Colombo, un’installazione che coniuga l’architettura teatrale (la quinta scenica) con il concetto di quintessenza di origine aristotelica, secondo cui ai quattro elementi – aria, acqua, terra e fuoco – se ne aggiungeva un quinto, etereo, puro e incorruttibile, che costituiva la sfera celeste. Si tratta di un volume astratto dalla forte plasticità, una sequenza di piani verticali in lamiera zincata che si confronta direttamente con i volumi del MAXXI, con le trame di piazza Boetti e con le direttrici urbane del quartiere, e una doppia pelle metallica in lamiera zincata che costituisce il perimetro del padiglione, i cui toni richiamano il cemento e i pilastri metallici del museo, ma anche la storia industriale del luogo. Inaugurata il 13 giugno, Quintessenza ospiterà gli eventi estivi del Museo, offrendo ai visitatori un luogo per il relax, la contemplazione e il gioco.
AUTHOR
Cristina Ferrari
Laureata con lode in lettere classiche all’Università degli Studi di Verona, con tesi in archeologia, è giornalista pubblicista dal 2012 e collabora a diverse testate tra cui Archeo, Medioevo, LUCE
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