Light Art
Luce, arte, natura e suono si uniscono in una testimonianza di trascendenza, rinascita e trasformazione: l’installazione MIRACLE di Emilio Ferro
By Cristina Ferrari
Pubblicato il
Luglio 2024
L’8 giugno 2024 è stata inaugurata MIRACLE, un’installazione site-specific permanente di Emilio Ferro, artista che nei suoi lavori mescola luce, suono e arti visive, creando installazioni di light art per spazi pubblici, musei e fondazioni. L’opera, ideata per la Cappella di San Rocco, situata lungo la via che dalla cima della collina porta al Santuario di Vicoforte (CN), rientra nell’ambito del progetto Landandart–andar per arte creato dall’Associazione Culturale VIA, nata per la valorizzazione culturale e turistica del patrimonio naturalistico e artistico attraverso iniziative che spaziano dalle arti visive a tutte le altre espressioni artistiche contemporanee, mettendo in relazione gli aspetti culturali con l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. In particolare, MIRACLE è stata commissionata dall’Associazione ed è parte del circuito Chiese a Porte Aperte.
Una mappa per i pellegrini
Quella di San Rocco è una delle cappelle disseminate sul territorio del Monregalese che costituivano anticamente una sorta di mappa per i pellegrini diretti al Santuario di Vicoforte, celebre per i numerosi miracoli, che intorno al XVII secolo affrontavano viaggi lunghi e difficili per raggiungerlo. “La ricerca spirituale, accompagnata alla speranza di assistere a un miracolo, conferiva a questo viaggio un significato profondo e simbolico. Allo stesso modo, oggi, il pellegrino contemporaneo intraprende il cammino nella natura e nell’arte alla ricerca di sensazioni extra-ordinarie, di radicamento, ma anche di scoperta ed elevazione. Un’esperienza profondamente trasformativa”.
L’installazione MIRACLE
L’artista, “da sempre attratto dai temi che intrecciano le implicazioni profonde tra essere umano e natura, paesaggio antropizzato e quello naturale, luce e ombra, suono e silenzio, realizza in questa occasione un lavoro che proietta la matericità della natura verso la trascendenza mistica è partito dal paesaggio per immaginare traiettorie nuove che attraversano l’architettura dell’antico edificio e suggeriscono percorsi inesplorati”, interrogandosi sull’impatto dell’uomo sull’ecosistema e sulla ricerca di energia come fonte vitale e creando un’esperienza artistica nuova e armonica, anche attraverso l’uso di elementi tecnici innovativi. Il nome MIRACLE deriva da un evento “straordinario”: quando, nel 2022, su invito della committenza, Ferro ha visitato la Cappella di San Rocco, l’atmosfera era dominata da un ciliegio selvatico, completamente bruciato e che appariva senza vita, ma che, durante i preparativi per l’installazione nel 2024, ha iniziato a germogliare e, poco prima del completamento dell’opera, è arrivato a fiorire. Evento che ha dato vita all’installazione, una testimonianza di rinascita e trasformazione.
Per la sua opera Emilio Ferro si è ispirato al campo pittorico realizzato da Mattia Bortoloni nel Santuario di Vicoforte, un immenso affresco dipinto sotto la cupola ellittica (la più grande del mondo) “dove la sublime tecnica degli artifici scenografici accresce nell’osservatore il desiderio di trascendenza già ispirato dai tromp-l’oeil disseminati su una superficie di oltre seimila metri quadri”. Si tratta di un vero e proprio slancio all’ascesi spirituale che in MIRACLE si trasforma in luce, materia quanto mai inafferrabile, la quale esce dallo spazio chiuso della Cappella di San Rocco trovando una via verso il cielo.
Primo elemento dell’installazione è una struttura metallica di luce sospesa a forma di punta, con uno sviluppo totale di oltre 18 metri, che attraversa lo spazio interno della Cappella e arriva a proiettarsi all’esterno indicando la via verso il Santuario. Nello spazio esterno retrostante una lunga linea metallica di luce di oltre 6 metri sorretta da un albero diventa una forza generatrice “che germina dal terreno e, grazie alla guida gentile dei rami, si indirizza verso la Cappella, per completare il suo percorso nella freccia luminosa che guida idealmente il pellegrino di oggi”.
Le irregolarità delle linee naturali si mescolano con le forme geometriche nette creando un equilibrio dinamico tra forze contrapposte in un’esperienza fisica e al contempo mistica, che l’artista “trasferisce nel suo lavoro dove il calore e la forza evocativa della luce si intrecciano all’elemento metallico, di cui lui sfrutta la forza fino a sublimarla”.
L’installazione prevede anche un intervento sonoro appositamente realizzato da Ferro che ha creato una colonna sonora psicoacustica registrando i campi magnetici presenti nella Cappella di San Rocco e nel Santuario e i suoni provenienti dal paesaggio circostante.
L’installazione sarà visitabile tutti i giorni, prenotando la visita della cappella e l’accensione dell’opera per mezz’ora, tramite un’App dedicata su smartphone.
AUTHOR
Cristina Ferrari
Laureata con lode in lettere classiche all’Università degli Studi di Verona, con tesi in archeologia, è giornalista pubblicista dal 2012 e collabora a diverse testate tra cui Archeo, Medioevo, LUCE
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