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TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio

Sei portali tecnologici per una sintesi di sessant’anni di carriera: a Como la mostra TUTTOPLESSI omaggia il grande Maestro

By Cristina Ferrari
Pubblicato il
Ottobre 2024

“Un progetto espositivo che racconta una preziosa sintesi di sessant’anni di carriera”: questo è TUTTOPLESSI, una mostra che racconta una sintesi tecnologica della carriera, sviluppata negli anni Settanta del Novecento, ma che continua a regalare stimoli e suggestioni e a far riflettere ancora oggi, di Fabrizio Plessi, visionario pioniere della videoarte e delle videoinstallazioni in Italia che vanta moltissime partecipazioni a importanti rassegne nazionali e internazionali, tra i primi ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale e capace di coniugare natura e tecnologia, tradizione e innovazione.

TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio
TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio

La mostra

TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio

L’esposizione, visitabile dal 5 ottobre al 17 novembre 2024 presso il Palazzo del Broletto di Como, è curata da Paolo Bolpagni e Giovanni Berera con il coordinamento scientifico di Ilaria Bignotti, promossa e organizzata da Fondazione Como Arte ETS, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Como, con il sostegno di Regione Lombardia, ASF Como, Camera di Commercio Como-Lecco, media partner La Provincia, CiaoComo Radio, Como TV.

Si tratta di uno spettacolare allestimento site-specific, appositamente pensato per la sala medioevale, che propone sei enormi portali tecnologici in un dialogo tra spazio storico e tecnologia, “ciascuno dei quali contiene un complesso sistema video da cui scaturiscono delle immagini che sono amplificate da una vasca, posta ai piedi di ciascun portale, in un rispecchiamento dinamico delle immagini in movimento” e che rileggono visualmente i temi più caratteristici della ricerca dell’artista, legata a elementi naturali come l’acqua, il fulmine, il fuoco, la lava, l’oro, il fumo. I sei archi monumentali, infatti, “generano un flusso d’immagini e suoni che raccontano accadimenti spazio-temporali, come l’acqua che scroscia e scorre, il fulmine che lacera il cielo nero e scoppia, il fuoco che crepita e sale, la lava che si scalda ed esplode, l’oro che cola e si fonde nel nero della Vanitas, il fumo che si dirada e mostra uno scorcio tratto dalle Carceri di Giovanni Battista Piranesi”. Di fatto questi archi “che accolgono come varchi osmotici il fluire caldissimo e mutevole dell’oro, le esplosioni infuocate della lava, il crepitio inatteso ed elettrico del fulmine, l’acqua che benedice e lava ogni dolore, il fuoco che rigenera e ruggisce, e quel fumo che diafano ci mostra i misteri dell’antico, quell’antico che ci rinchiude e protegge, immaginato dal fantasmagorico ingegno di Piranesi, sono il luogo dove si materializza – e scompare – il progetto nevralgico dell’artista, la sua ossessione metamorfica, la sua instancabile febbre creativa”.

“Disegnare il carbone, la paglia, il marmo, il ferro, la terra – spiega Fabrizio Plessi -, diventa un mezzo per avvicinarmi e capire fino in fondo la fisicità ancestrale di questi materiali, rappresentati sempre e comunque a contatto o a confronto con i mezzi in uso della tecnologia. Da questo ‘scontro’ solo apparente di sostanze così diverse, da queste ‘convivenze impossibili’ tra povertà del naturale e ricchezza cangiante dell’elettronico, da questi forzati assemblaggi divenuti poi quasi biologicamente vasi comunicanti, da tutti questi ‘diversi possibili’, sono nati nel corso degli anni molteplici, infiniti progetti, perfettamente studiati e rappresentati, moltissimi dei quali ancora non realizzati”.

Ed è da questa riflessione del Maestro che nasce il titolo della mostra, come sottolinea Ilaria Bignotti: TUTTOPLESSI è un titolo coraggioso, perentorio, che guarda al fiume dei progetti e delle installazioni, delle videosculture e delle video narrazioni fluttuanti, dinamiche, appassionate che il maestro ha realizzato nell’arco di quasi sessant’anni di ricerca e produzione… Fabrizio Plessi è un guerriero tecnologico, un poeta antico, un esploratore impavido che, come un alchimista, sa mescolare natura e cultura, tecnologia e arte, parola e immagine, suono e meccanizzazione, luce e acqua”.

TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio
TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio

Per quanto riguarda i portali progettati per il Broletto di Como, come afferma Paolo Bolpagni, “Sono, al di là del medium e del linguaggio impiegati, come le pitture rupestri di Lascaux: racconti, narrazioni di verità mitiche, di archetipi, e al contempo strumenti gnoseologici, che ci parlano di noi e della natura, e di noi in quanto natura”.

“Le sei soglie sono dedicate ad un elemento naturale primordiale e insieme compongono un affascinate immaginario genesiaco e tecnologico al tempo stesso, dove coabitano l’energia dirompente e la luce abbacinate del fulmine, la vitalità dell’acqua, il calore del fuoco, la caligine del fumo, effimero e impalpabile, che avvolge di mistero immagini antiche, la lava che implacabile distrugge e trasforma tutto ciò che incontra”, dichiara Giovanni Berera.

TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio
TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto. Photo t-space studio

La mostra in "luoghi selezionati " di Como

Con TUTTOPLESSI, la Fondazione Como Arte ETS, nata con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura dell’arte contemporanea, ha avviato un dialogo ancor più proficuo con la città inaugurando un percorso espositivo che porterà a Como, in futuro, grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale. Nell’ambito della mostra, in alcuni luoghi selezionati di Como vengono esposti i progetti del Maestro che rappresentano il nucleo originario delle sue installazioni di new media art nel Broletto, uno straordinario patrimonio e il “cuore” della sua opera, e che raccontano l’evoluzione dell’idea e delle forme di questa grande opera e l’abilità dell’artista di disegnare e di immaginare le sue “macchine” tecnologiche ed estetiche. “L’acqua e il fuoco rappresentano, assieme alla lava, al fumo, ai fulmini e all’oro alchemico gli elementi fondamentali della sua opera, come questi progetti dichiarano, unitamente all’importanza dello spazio e del suono in rapporto al visitatore, chiamato a percorrere un viaggio tra i sensi e le emozioni”.

Inoltre, fedele alla sua tradizione di promuove un progetto solidale per ogni rassegna, con lo scopo di veicolare un messaggio di particolare cura e attenzione verso gli altri, la Fondazione ha operato d’intesa con i due ospedali del territorio. “In particolare, all’Ospedale Valduce verranno donati titoli di ingresso gratuito alla mostra per le persone che stanno seguendo un percorso di cura oncologica; così come sarà possibile accedere gratuitamente a tutti i neo genitori del reparto ostetricia-nido. In collaborazione, poi, con l’azienda ospedaliera Sant’Anna, verranno donati titoli di ingresso gratuito all’Associazione Tullio Cairoli, che opera nell’ambito del reparto di oncologia dello stesso nosocomio”.

Fabrizio Plessi, Bozzetti preparatori, 2024
Fabrizio Plessi, Bozzetti preparatori, 2024

AUTHOR

Cristina Ferrari

Laureata con lode in lettere classiche all’Università degli Studi di Verona, con tesi in archeologia, è giornalista pubblicista dal 2012 e collabora a diverse testate tra cui Archeo, Medioevo, LUCE

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