Progetti
L&L Luce&Light alla corte del Re Sole per illuminare l’Abreuvoir de Marly
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Pubblicato il
Novembre 2024
INDICE
A pochi chilometri da Versailles sorgono le rovine del castello di Marly, residenza reale francese situata nell’odierno comune di Marly-le-Roi, abituale dimora di Luigi XIV per sfuggire alle formalità di palazzo. Camere più piccole significava infatti meno compagnia e quindi meno protocollo. Costruito nella primavera del 1679, il re chiese appunto che fosse edificata una residenza isolata nelle sue proprietà situate tra i boschi tra la reggia di Versailles e il castello di Saint-Germain-en-Laye. Marly fu la scelta più giusta. Il progetto, frutto della collaborazione dell’architetto Jules Hardouin Mansart e del pittore Charles Le Brun, fu inaugurato nel 1686 e nel 1698 fu aggiunto un grande abbeveratoio per cavalli, noto anche come l’“Abreuvoir de Marly” o “Stagno dei cavalli di Marly”, una delle più imponenti strutture architettoniche e idrauliche del XVII secolo, concepito come un pittoresco laghetto dove i cavalli del re si fermavano a riposarsi e ad abbeverarsi dopo numerose sedute di caccia nella vicina foresta.
L’“Abreuvoir de Marly”, originariamente, funzionava sia come stazione per gli animali sia come elemento decorativo: la sua funzione estetica era stata pensata e voluta dal re per rappresentare la sua potenza e il suo gusto artistico, integrando elementi scultorei come le famose statue “Chevaux de Marly” di Guillaume Coustou. Mentre le statue originali sono ora ospitate al museo Louvre a Parigi, le repliche adornano ancora il sito. Il grande bacino rettangolare presenta una scalinata centrale che scende verso l’acqua e le pareti in pietra, con bordi robusti e massicci, conferiscono solidità e un aspetto monumentale. Il bacino è poco profondo e realizzato con una pendenza leggera per facilitare l’accesso all’acqua da parte dei cavalli. L’abreuvoir faceva parte di un sistema idrico complesso che permetteva di riempire il bacino con acqua proveniente dalla Senna incanalata verso Marly attraverso un sistema di pompe noto come la “Machine de Marly”, un’opera ingegneristica di grande rilievo per l’epoca.
L’ambientazione è nota per la sua serena bellezza e importanza storica, che riflette sia la grandiosità sia la raffinatezza del regno del Re Sole. Del castello originario non c’è traccia, ma l’abbeveratoio è in uno stato di magnifica conservazione ed è stato recentemente sottoposto a riqualificazione luminosa: il progetto luce pensato dallo studio di lighting design Amocosy e l’utilizzo degli apparecchi L&L Luce&Light ha restituito l’aspetto elegante e imponente di un tempo, con i profili lineari da immersione per piscine e fontane TREVI 1.2 32W 24Vdc 3000K, studiati appositamente con rotazione a 90° e la staffa telescopica di 60.
La struttura massiccia e solida dell’abreuvoir, tipica dell’architettura del XVII secolo, progettata per resistere al tempo e all’azione degli eventi atmosferici, viene enfatizzata da una luce calda, morbida e diffusa, che avvolge la pietra di costruzione mentre si specchia sull’acqua, creando magnifici riflessi. Tutta la struttura illuminata vive in armonia con l’estetica grandiosa delle altre costruzioni legate a Versailles e al regno di Luigi XIV e con l’atmosfera naturale che la circonda.
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