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Efficienza energetica per la Pubblica Amministrazione: Iren Smart Solutions trasforma in nZEB la palazzina sede della Area Tecnica Settore Energia dell’Università degli Studi di Genova
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Pubblicato il
Novembre 2024
INDICE
- 1 La Pubblica Amministrazione e il consumo energetico in Italia
- 2 La Direttiva Europea “Case Green”
- 3 I vantaggi della riqualificazione energetica
- 4 Definizione edificio nZeb
- 5 Il caso studio di Iren Smart Solutions: la realizzazione di un edificio nZEB per l’Università degli Studi di Genova
- 6 La riqualificazione dell'edificio
La Pubblica Amministrazione e il consumo energetico in Italia
Il contributo della Pubblica Amministrazione nel percorso virtuoso della transizione energetica è di fondamentale importanza. Non solo per il ruolo che può ricoprire incentivando le azioni concrete sul territorio e fornendo una direzione chiara verso cui procedere per il raggiungimento degli obiettivi utili alla collettività, ma anche agendo direttamente con l’attuazione di azioni di sostenibilità.
Secondo uno studio di Consip (2024) [1], le spese annuali delle pubbliche amministrazioni legate all’energia superano i 12,6 miliardi di euro e sono in gran parte connesse al vasto parco edilizio presente sul territorio nazionale. Di queste spese, oltre il 60% è destinato all’acquisto di beni (combustibili, carburanti, energia elettrica), mentre il 40% è utilizzato per servizi energetici integrati (comprensivi della fornitura dei vettori energetici, manutenzione degli impianti tecnologici, interventi di riqualificazione ).
Inoltre, un dato significativo riguarda l’“anzianità” degli edifici pubblici: nel 50% dei casi, questi risalgono a prima degli anni ’70 e necessitano di ristrutturazioni e ammodernamenti sostanziali.
Tuttavia, affrontare il tema della riqualificazione energetica ed edilizia nella Pubblica Amministrazione presenta delle sfide, sia per la varietà degli edifici coinvolti (scuole, ospedali, case di cura, edifici residenziali, strutture sportive, musei, ecc.), sia per la complessità degli iter da affrontare per individuare gli interventi, oltre che per gli investimenti economici necessari.
Per l’elevato potenziale di efficientamento, se si sviluppassero piani di intervento ad ampio raggio, simili a quelli adottati nel settore privato, sarebbe possibile ottenere notevoli risparmi sia in termini di spesa nazionale, sia in benefici ambientali.
[1] “La spesa energetica delle amministrazioni pubbliche e il modello Consip: soluzioni e strumenti di efficientamento energetico per la riduzione di consumi e costi” – Consip, 2024
La Direttiva Europea “Case Green”
Secondo la Commissione europea, gli edifici presenti in Europa sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Per contrastare ed invertire questa tendenza è necessario intervenire sul loro comportamento energetico.
Con la revisione della direttiva europea “Case Green” (EPBD IV – Energy Performance of Buildings Directive), ossia la direttiva sulla prestazione energetica degli immobili, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 maggio scorso, l’Unione Europea ha posto l’obiettivo di ridurre progressivamente i consumi energetici e le emissioni di CO2 del parco edilizio europeo, fino a raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050.
Ogni Stato membro dovrà recepirla entro il 29 maggio 2026 e adottare un piano nazionale di ristrutturazione che preveda la riduzione progressiva del consumo medio di energia degli edifici, residenziali e non. In particolare, entro il 2030, le ristrutturazioni dovranno coinvolgere il 15% degli immobili non residenziali e, entro il 2033, il 26% degli edifici di classe energetica più bassa. I Paesi potranno decidere su quali edifici concentrarsi, l’unico vincolo sarà garantire che almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria sia ottenuto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le peggiori prestazioni, quelli più energivori.
I vantaggi della riqualificazione energetica
Un ampio programma di riqualificazione energetica e sismica del patrimonio della Pubblica Amministrazione in Italia potrebbe portare a significativi vantaggi. Questo rappresenterebbe una soluzione concreta per incrementare l’occupazione e il Pil, oltre che limitare i consumi e gli sprechi energetici.
L’investimento necessario per riqualificare il patrimonio degli enti locali (per lo più edifici scolastici e uffici) si aggirerebbe attorno ai 39 miliardi di euro. Nonostante la cifra considerevole, si stima che gli investimenti genererebbero una produzione e un indotto complessivi di 141,8 miliardi di euro, con 870.000 nuovi occupati e risparmi energetici annuali di 450 milioni di euro [2].
Dal punto di vista ambientale, la riduzione delle emissioni atmosferiche è stimata in 934.000 tonnellate annue di CO2, contribuendo così a ridurre i costi sociali ed economici elevatissimi.
Tuttavia, secondo uno studio FIRE, la spesa per gli investimenti trova delle limitazioni nei vincoli di bilancio pubblico molto stringenti e si riscontra ancora nella Pubblica Amministrazione un deficit di informazione e di competenze specifiche interne necessarie affinché l’efficienza energetica possa trovare sbocco nelle pratiche di gestione corrente delle attività pubbliche [3].
In quest’ottica, le E.S.Co. (Energy Service Company), Società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e che sostengono economicamente gli investimenti, rappresentano uno strumento utile per le Pubbliche Amministrazioni che desiderano rendere “green” i propri edifici, in quanto interlocutori unici e qualificati capaci di gestire l’intero processo complesso di realizzazione degli interventi, gestione efficiente degli immobili, accesso agli incentivi.
[1] “La spesa energetica delle amministrazioni pubbliche e il modello Consip: soluzioni e strumenti di efficientamento energetico per la riduzione di consumi e costi” – Consip, 2024
[1] “La spesa energetica delle amministrazioni pubbliche e il modello Consip: soluzioni e strumenti di efficientamento energetico per la riduzione di consumi e costi” – Consip, 2024
[1] Efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione | FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia
Definizione edificio nZeb
Cos’è un edificio nZEB: caratteristiche e normativa di riferimento
L’Unione Europea punta a rendere tutti i nuovi edifici a emissioni zero dal 2030 (a partire dal 2027 per gli edifici pubblici) per ridurre l’impatto ambientale nel settore edilizio e rispettare gli obiettivi del Green Deal Europeo. Per questo motivo, nella direttiva europea EPBD 2010/31/UE è stato introdotto il concetto di edifici nZEB (Nearly Energy Zero Building), ovvero immobili a energia quasi zero, caratterizzati da uno standard ad alta efficienza che mira a massimizzare il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, ottenendo la migliore classe energetica grazie alla loro impronta ambientale minima.
Gli edifici nZEB si distinguono per diversi parametri che ne caratterizzano l’efficienza e la sostenibilità tra cui: consumo energetico estremamente basso; fabbisogno energetico coperto da energia prodotta da fonti rinnovabili; involucro ottimizzato per massimizzare l’isolamento termico; basso consumo di risorse (progettazione sostenibile e bioedilizia); presenza di impianti tecnologicamente avanzati; alto livello di ventilazione naturale.
Grazie a queste caratteristiche, gli edifici nZEB permettono di minimizzare l’impatto ambientale, ridurre il consumo di energia, abbattere le spese di gestione rispetto a un edificio convenzionale e offrire un maggiore comfort indoor.
Requisiti minimi
In Italia, le caratteristiche di un “edificio a energia quasi zero” sono stabilite dal Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico, noto come “Requisiti Minimi”. Sono considerati nZEB gli edifici che rispettano contemporaneamente i requisiti prestazionali previsti dal decreto e gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili previsti dal Decreto Legislativo 28/2011.
Un edificio nZEB deve essere progettato secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, ben isolato e alimentato da energia rinnovabile, garantendo un buon livello di ventilazione naturale per ridurre al minimo le dispersioni. Devono essere impiegate soluzioni innovative per i componenti e i sistemi dell’involucro edilizio e degli impianti, già presenti sul mercato, combinando tecnologie di efficienza energetica che utilizzano fonti rinnovabili, adeguate a fattori economici, climatici, tipologici e comportamentali.
La normativa nazionale stabilisce quando è obbligatorio costruire o ristrutturare un edificio secondo i parametri nZEB. Questo obbligo è in vigore dal 1° gennaio 2021 per tutti gli edifici di nuova costruzione e dal 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici. Alcune regioni, come la Lombardia e l’Emilia-Romagna, hanno anticipato tali obblighi.
Attraverso il Portale PnPE2, l’ENEA monitora la prestazione energetica degli edifici. A fine 2019, sono stati registrati circa 1.500 edifici nZEB, per la maggior parte in classe energetica A4, con un consumo inferiore o uguale a 0,40 Ep (Indice di Prestazione Energetica), dislocati principalmente in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, e utilizzano soluzioni tecnologiche comuni come elevato isolamento, pompe di calore e impianti fotovoltaici.
Il caso studio di Iren Smart Solutions: la realizzazione di un edificio nZEB per l’Università degli Studi di Genova
Con oltre 600 interventi di riqualificazione energetica già realizzati e un totale di 13.000 unità immobiliari coinvolte, Iren Smart Solutions è la E.S.Co. certificata UNI 11352 del Gruppo Iren e offre soluzioni di efficienza energetica rivolte a Pubbliche Amministrazioni, Condomini, Imprese ed Enti del Terzo Settore. Iren Smart Solutions si pone come unico interlocutore, garantendo un servizio che copre ogni fase del processo: dalla progettazione alla realizzazione e collaudo degli interventi, inclusi tutti gli adempimenti per l’ottenimento di incentivi previsti dalle normative vigenti.
Iren Smart Solutions si è aggiudicata la GARA SIE 4 di CONSIP (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici) per l’affidamento del Servizio Integrato Energia e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni, edizione 4, ai sensi dell’art. 26, Legge n. 488/1999 e s.m.i., e dell’art. 58, Legge n. 388/2000 (ID 1615). Lotto 2 – Liguria e Piemonte 2 (Province di Alessandria, Asti e Cuneo)
Nell’ambito del servizio energia e nell’ottica di risparmio energetico, l’Università degli Studi di Genova (UniGE), ha riconosciuto l’importanza di agire sul patrimonio edilizio pubblico esistente, anche in relazione alla normativa Case Green e ha quindi incaricato Iren Smart Solutions di predisporre un progetto per la riqualificazione energetica della Palazzina sede dell’Area Tecnica settore eNERGIA dell’Università situata in Via Leon Battista Alberti 3. Il progetto prevede l’ammodernamento degli impianti tecnologici esistenti con l’obiettivo di realizzare un edificio nZEB, rendendolo energeticamente autonomo.
La riqualificazione dell'edificio
I lavori svolti per rendere l’edificio a “energia quasi zero” hanno incluso la manutenzione straordinaria e isolamento delle facciate con pannelli in EPS con grafite (spessore 120 mm), l’isolamento della copertura con pannelli in poliuretano (spessore 120 mm), la sostituzione dei serramenti in PVC con nuovi ad alte prestazioni di isolamento termico e la sostituzione degli oscuranti (persiane alla genovese).
In abbinamento alle opere edili, è stata installata una pompa di calore aria/acqua ad elevata efficienza termica per il riscaldamento/raffrescamento dei locali, con potenza termica utile pari a 17,9 kW in riscaldamento e 17,10 kW in raffrescamento, abbinata ad impianto di produzione di acqua calda sanitaria con potenza termica utile pari a 0,9 kW, derivato dalla pompa di calore. Inoltre, al fine di rendere energeticamente autonomo l’edificio, è stato installato un impianto di generazione fotovoltaica di potenza pari a circa 4,51 kWp monofase, costituito da n°11 moduli fotovoltaici da 410 W ciascuno, senza batteria di accumulo, e pannello informativo sui risparmi energetici e sulla riduzione delle emissioni climalteranti.
Gli interventi di efficientamento energetico ridurranno il fabbisogno dell’edificio, rendendolo quasi nullo e coperto per lo più da energie rinnovabili, con un significativo risparmio sulla bolletta elettrica. I dati desunti dalle certificazioni energetiche mostrano una riduzione della classe energetica da E (450,87 kWh/mq) ad A3 (76,77 kWh/mq).
L’esperienza con l’Università degli Studi di Genova conferma che la Pubblica Amministrazione può rendersi precursore sul territorio di pratiche virtuose e innovazione, anche grazie al supporto di una E.S.Co. qualificata come Iren Smart Solutions che possa sostenere l’investimento iniziale e realizzare l’intervento attraverso una gestione completa di ogni sua fase.
Questo modello di collaborazione rappresenta un equilibrio tra sviluppo economico, responsabilità civile e rispetto per l’ambiente, portando a risparmi economici e benefici ambientali, proponendo un modello virtuoso che risponde concretamente alle necessità e alle aspettative del domani sostenibile.
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