“L’ecosistema del benessere: il design che unisce innovazione e natura”. Come unire sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica, design ed estetica

La prima parte della giornata, che avuto luogo giovedì 16 gennaio 2025, è iniziata con Àlfa, la casa possibile, progetto simbolo di sostenibilità e design, presentato dal team di Paola Lenti nello spazio Paola Lenti Milano. Si tratta di una cornice verde e sostenibile, un progetto firmato da Paola Lenti e Bestetti Associati, presentato durante la Milano Design Week 2024 in occasione dell’evento Oltre lo sguardo, in cui il design incontra l’architettura e il benessere abitativo, un volume architettonico posizionato all’interno del flagship store.

L’evento ha visto la partecipazione di “professionisti di settori diversi per indagare il rapporto tra architettura, natura e benessere abitativo” che hanno illustrato le tecnologie dell’azienda, quali “il sistema in acciaio sagomato a freddo usato in combinazione con l’isolamento in canapa naturale di Senini Srl.”.

Ospite speciale: il neuroscienziato Andrea Bariselli, creatore del podcast di successo A Wild Mind, che ha esplorato il legame tra spazi abitativi e benessere mentale, evidenziando come il design green possa influenzare positivamente la vita quotidiana e incidere sui bisogni e le necessità degli esseri umani. Infatti, per Bariselli: “Parlare di benessere abitativo significa anche parlare di un ritorno alla natura. Non un ritorno nostalgico, ma un ritorno consapevole, che mira a integrare la natura nei nostri progetti per migliorare la qualità della vita. Gli spazi dove viviamo devono essere in grado di promuovere la salute, il comfort e ridurre lo stress. Dobbiamo progettare case e luoghi che rispondano a bisogni profondi, spazi che non siano solo ‘contenitori’ di persone, ma ambienti che le nutrano”. E questo è più che mai importante dopo molti anni in cui le costruzioni “sono diventate meccanismi funzionali, pensati per massimizzare l’efficienza e lo spazio. È stata una risposta logica a un’epoca di rapida urbanizzazione e crescita economica, ma oggi sono evidenti i limiti di quell’approccio. Non è più possibile pensare solamente in termini di metri cubi e di margini economici”.