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Anno 59
Dicembre 2021
Rivista fondata da AIDI nel 1962
Direttore Silvano Oldani
ERNESTO GISMONDI, UN MONDO PIENO DI LUCE
di Monica Moro
Artemide, la dea greca della luna che guida i nostri passi nella notte ma anche la meta, negli anni Sessanta, della estrema esplorazione spaziale che portò allo sbarco lunare: ecco il nome scelto per un’azienda italiana che ha veramente portato la luce e le lampade italiane nel mondo. Ernesto Gismondi l’ha fondata inizialmente con Sergio Mazza e poi l’ha condivisa con Carlotta de Bevilacqua, ora alla guida del gruppo. L’ingegner Ernesto Gismondi è stato un uomo della luce: luce declinata nella speciale via dell’innovazione a servizio dell’umanità e della ricerca della bellezza. La sua voce era la prima a essere ascoltata al tradizionale Salone del Mobile di Milano e la sua visione era aspettata certo dai giornalisti, ma anche da tutto il settore internazionale del design. Ligure di origine, era nato a Sanremo il giorno di Natale e ci ha lasciato il 31 dicembre 2020, il capodanno di un anno epocale. E, in effetti, il suo percorso di vita è stato luminoso un po’ come la scia di una cometa.
LUCE lo ricorda con grande stima e affetto a un anno dalla sua scomparsa.
IALD: IL LIGHTING DESIGN INTERNAZIONALE
INTERVISTA A MÔNICA LUZ LOBO E ASHLEY ROBBINS
di Carlo D’Alesio
Per la comunità internazionale, IALD rappresenta l’autorità in materia di lighting design che si pone l’obiettivo di istituire lo standard globale per ciò che riguarda l’eccellenza nell’ambito della progettazione illuminotecnica. L’associazione, oltre a promuovere e sostenere la professione, fa attività di formazione e servizio per i suoi soci, attualmente una rete di oltre 1500 lighting designer indipendenti. I soci professionisti vengono accettati attraverso un rigoroso processo di qualificazione. La missione di IALD è quella di “far progredire la professione globale del lighting designer attraverso la leadership e il patrocinio e fornire servizio ai soci promuovendo la formazione, la comunità e l’impegno”. LUCE ha il piacere di presentare questa intervista corale a due personalità chiave di IALD, a cui va tutta la nostra gratitudine per il loro tempo e dedizione: Mônica Luz Lobo, Presidente Eletto di IALD, e Ashley Robbins, Interim CEO di IALD.
“IL PROBLEMA NUMERO UNO? LA PROLIFERAZIONE NORMATIVA”
INCONTRO CON CARLO URBINATI DI ASSOLUCE
di Pietro Mezzi
Genovese, classe 1955, Carlo Urbinati dal luglio dello scorso anno è alla guida di Assoluce, l’associazione di categoria che fa parte di FederlegnoArredo a cui aderiscono importanti aziende italiane produttrici di apparecchi di illuminazione. È a capo di un comparto che, dopo le difficoltà del 2020, già dai primi mesi di quest’anno ha incrementato le vendite e che da sempre esporta su tutti i mercati internazionali. Per Assoluce la produzione di leggi e norme europee rischia di mettere in ginocchio un pezzo importante del comparto illuminotecnico, che si compone di piccole e medie imprese, che sulla qualità e sulla creatività hanno basato le loro fortune e quelle del made in Italy: “per questo serve essere a Bruxelles”.
LA LUCE È UN VESTITO TRASPARENTE CHE SERVE A ILLUMINARE CIÒ CHE ALTRIMENTI NON VEDREMMO
L’INCONTRO CON LUDOVICA SERAFINI
di Monica Moro
Abbiamo avuto il piacere di intervistare per LUCE l’architetto Ludovica Serafini dello studio milanese PS+A Palomba Serafini Associati. Con sede a Milano, lo studio è stato fondato nel 1994 da Ludovica Serafini e Roberto Palomba, entrambi laureati in architettura alla Sapienza di Roma. La loro è una visione duale guidata da un intuito unico che si fonde in una filosofia progettuale “human centric”, dove l’attenzione viene posta sull’essere umano. I fondatori hanno la capacità di coniugare una visione contemporanea della società con le esigenze storiche e culturali delle persone, dell’architettura e del design. Hanno ricevuto molti premi e riconoscimenti, tra cui: Compasso d’Oro 2011, Elle Deco International Design Award, Good Design Award, German Design Award.
LA VITA AL BUIO: UN VENERDÌ SERA CHE DURA TRE MESI
di Matilde Alessandra
A metà strada tra il Polo Nord e la costa settentrionale della Norvegia, l’arcipelago delle Svalbard, nell’ Artico Superiore, è un paradiso leggendario di ghiacciai maestosi e orsi polari. Scoperte alla fine del ‘500, hanno accolto balenieri, cacciatori di pelli e, nel XX secolo, compagnie di minatori americane, russe e svedesi. La “capitale” Longyearbyen è la città più a nord del mondo: questa comunità isolata da tutto e tutti conta circa 2.000 abitanti e ha una vita ricca di cultura ed eventi, con due musei, una biblioteca, un cinema, scuole e un piccolo ospedale. Ma la particolarità più spiccante di questo luogo è la luce e le stagioni sono praticamente solo due: una lunga estate di luce continua – il famoso sole di mezzanotte – e un inverno in cui il sole sparisce per alcuni mesi, ufficialmente dal 26 ottobre. Ma come si vive al buio?
“I MUSEI OFFRONO COMPRENSIONE, NON CONOSCENZA”: L’INCONTRO CON FIORENZO GALLI, DIRETTORE GENERALE DEL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DI MILANO
di Marcello Filibeck
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano è uno degli enti culturali più prestigiosi d’Italia. Inaugurato nel 1953, è intitolato a Leonardo Da Vinci, che è stato scienziato, inventore, artista. Personaggio ideale per simboleggiare la visione del Museo della Scienza, basata sulla continuità tra cultura artistica e scientifico-tecnologica. Il museo diffonde questa filosofia attraverso la propria collezione e le proprie attività, promuovendo un approccio interdisciplinare al sapere. Abbiamo incontrato Fiorenzo Galli, Direttore Generale dal 2001, che ci ha offerto il suo punto di vista sul ruolo e sulla missione del Museo della Scienza e di tutte le istituzioni culturali.
LA VITA NOVA DI FABRIZIO PLESSI
di Jacqueline Ceresoli
Nato a Reggio Emilia nel 1940, Plessi vive e lavora a Venezia ed è considerato un pioniere della videoarte in Italia. Dopo 540 mostre personali, esposizioni in 138 musei e un numero incalcolabile di disegni e bozzetti, varcata la soglia degli ottant’anni continua a porci riflessioni sulla necessità di umanizzare la tecnologia, in particolare ad Abu Dhabi con la mostra intitolata Il Muro digitale di Plessi ospitata nel nuovo Istituto Italiano di Cultura. L’instancabile “alchimista” gioca con tecniche e linguaggi, alla ricerca di forme che sottendono elementi fondamentali della percezione estetica, in cui la luce come simbolo di spazialità diviene soggetto estetico ed esperienza di un digitale spirituale, parametro di riflessione oltre che oggetto-soggetto di esperienza visiva e concettuale.
Sul numero di LUCE 338 | 2021 tanti altri articoli, speciali, interviste e approfondimenti.
Siamo sempre alla ricerca di nuovi suggerimenti e idee per capire, spiegare e far conoscere il mondo della luce italiana e internazionale. Continuate a leggerci e scriveteci.
L’AVAMPOSTO
di Isidora Tesic
PAOLA ALBINI RACCONTA LA FRANCO ALBINI ACADEMY
di Andrea Calatroni
CIE 2021: UN EVENTO UNICO NELLA STORIA DELLA CIE
di Laura Bellia
L’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO ILLUMINATO: L’INTERVENTO DI ALBERTO RIVA
di Laura Bellia e Andrea Calatroni
IL NUOVO ARCHIVIO DELLE CERAMICHE BITOSSI. UNA STORIA ITALIANA
di Monica Moro
MAXXI L’AQUILA
di Massimo Gozzi
DIAFRAMMI DI LUCE: IL LOUVRE DI ABU DHABI
di Alessandra Reggiani
DI LIVELLO IN LIVELLO, VERSO UNA CULTURA DELLA LUCE. INTERVISTA A LISA MARCHESI
di Federica Capoduri
LUCE TRA SINFONIA E SARTORIALITÀ. L’INCONTRO CON MARCO STIGNANI
di Federica Capoduri
“COSA RAPPRESENTA PER LEI LA LUCE? “RISPONDE CARLO FORCOLINI, COMPASSO D’ORO ALLA CARRIERA 2020
di Pierluigi Masini
LA LUCE E GLI SPAZI MUSEALI. I PROGETTI DI LAURA MIOTTO
di Pietro Mezzi
FEDERICA MARANGONI. THE TRASPARENT OBJECT
di Jacqueline Ceresoli
UN’INTRODUZIONE ALL’EVOLUZIONE DELLA PROGETTAZIONE RESIDENZIALE DELLA LUCE
di Maurizio Rossi
NEBULA: RISCRIVERE LE REGOLE DELLA LUCE
di Andrea Calatroni
AGRITECH: LA LUCE CHE FA CRESCERE LE PIANTE
di Andrea Calatroni