
Eventi
MARCEL DUCHAMP E LA SEDUZIONE DELLA COPIA. VENEZIA, COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
By Jacqueline Ceresoli
Pubblicato il
Febbraio 2024
Nu (esquisse) / Jeune homme triste dans un train (Nudo [schizzo] / Giovane triste in treno), dicembre 1911 (datato 1912).
Olio su cartone telato, montato su pannello di fibre di legno pressate, inchiodato al telaio,
100 × 73 cm.
Venezia, Collezione Peggy Guggenheim (Solomon R. Guggenheim Foundation, New York).
© Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
Le opere provenienti da musei nazionali e internazionali e dalla Collezione Guggenheim, quali per esempio Nudo (schizzo), Giovane triste in treno (1911), e Scatola in valigia (1935-41), aprono riflessioni sul valore estetico e sul rapporto convergente tra opera originale e la copia di Marcel Duchamp, scacchista e regista dirompente, che ha aperto lo sguardo “non retinico” sull’arte contemporanea.
La mostra intitolata Marcel Duchamp e la seduzione della copia, ospitata alla Collezione Guggenheim a cura di Paul B. Franklin, studioso indipendente a Parigi e massimo esperto di Duchamp, artista geniale e amico influente nonché mentore e consigliere dal 1937 della mecenate Peggy Guggenheim, presenta al grande pubblico, tra le opere celebri, un nucleo di lavori meno noti di collezionisti privati e Il re e la regina circondati da nudi veloci (1912), capolavoro proveniente dal Philadelphia Museum of Art, per la prima volta messo in dialogo con la sua riproduzione colorata dall’artista (coloriage original), contenuta all’interno di Scatola in valigia (fino al 18 marzo, catalogo edito da Marsilio editore).
La metà delle opere esposte provengono dalla prestigiosa Collezione veneziana di Attilio Codognato, raffinato collezionista che dagli anni Settanta si è interessato a Duchamp.
Scatola in valigia: una raccolta di facsimili originali, riproduzioni e repliche in miniatura dei lavori di Duchamp

Le Roi et la reine entourés de nus vites (Il re e la regina circondati da nudi veloci), maggio 1912
Olio su tela
114,6 × 128,9 cm
Philadelphia Museum of Art, The Louise and Walter Arensberg Collection, 1950
© Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
Duchamp ha riprodotto i suoi lavori con tecniche diverse, in dimensioni ed edizioni limitate, mettendo in discussione la dicotomia tra l’originale e la copia, superando il concetto platonico di mimesis per dimostrare che anche i duplicati sono opere d’arte autoreferenziali, con lo stesso valore estetico degli originali. In questa mostra capiamo perché le copie sono comunque l’espressione della libertà inventiva dell’autore.
Duchamp enfatizza il procedimento mentale rispetto all’antefatto, ossessivamente cita se stesso fino alla fine della sua vita nei suoi facsimile, lo fa però senza annoiarci, come suggerisce il titolo dell’esposizione veneziana, con la riproduzione delle stesse opere che non esasperano, ma al contrario seducono il nostro sguardo. Alcune sono anche personalizzate.
Il percorso espositivo è suddiviso per sezioni, in cui si ha la possibilità di cogliere tra una copia e l’altra variazioni minime di dettagli. Non poteva mancare la sezione dedicata all’amicizia tra Duchamp e Guggenheim con fotografie e altri materiali, inclusa una intervista a Peggy che non rivela nulla di intimo e personale dell’artista. Dalla mostra si esce con la consapevolezza che la copia della copia risulta originale e soprattutto non perde quell’aura che per Walter Benjamin era insita solamente nell’opera originale e non nella sua ripetizione. Come dichiara Duchamp in una intervista del 1967: “Distinguere il vero dal falso, così come l’imitazione dalla copia, è una questione tecnica del tutto idiota”.
de ou par Marcel Duchamp ou Rrose Sélavy (Boîte-en-valise)
(da o di Marcel Duchamp o Rrose Sélavy [Scatola in una valigia]), 1935–1941
Valigia ricoperta in pelle di vitello contenente cartone, legno, tela rigida, tela cerata, velluto, ceramica, vetro, cellophane, gesso, filo di ferro, elementi in ferro e ottone; riproduzioni a stampa tipografica, collotipia e litografia su carta, cartoncino, tela e acetato di cellulosa con tempera, acquerello, pochoir, inchiostro, grafite, resine vegetali e gomme naturali.
40,9 × 37,7 × 10,4 cm (contenitore chiuso, dimensioni massime)
Edizione deluxe: I/XX
Venezia, Collezione Peggy Guggenheim (Solomon R. Guggenheim Foundation, New York)
© Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
Mostra nella mostra: Un viaggio nel restauro scientifico nelle Boîte-en-valise

Parallelamente all’esposizione è interessante la sezione scientifica, organizzata dall’opificio delle Pietre Dure di Firenze, Marcel Duchamp: un viaggio nella “Boîte-en-valise” che presenta il risultato dello studio scientifico e dell’intervento di conservazione sull’opera de ou par Marcel Duchamp ou Rrose Sélavy (Boîte-en-valise) condotto in due fasi, nel 2019 e nel 2023, nei laboratori di restauro dell’Opificio delle Pietre Dure e sostenuto da EFG, Istitutional Patron della Collezione Peggy Guggenheim 2006.
LEGGI DI PIÚ

Eventi
Superdesign Show 2025 di Superstudio Più: HAPPINESS – 25 years of Happy Design
BY Cristina Ferrari | 10 Mar 25

Eventi
Design, eventi, mostre e installazioni. “Mondi Connessi” unisce Fuorisalone e Brera Design District 2025
BY Viola Fumagalli | 4 Mar 25

Eventi
Il Ruolo della Luce nella Mostra “American Photography” al Rijksmuseum di Amsterdam
BY Paola Testoni | 25 Feb 25