Milano Design Week 2024
Arte e design al Fuorisalone – Ceramica e luce nell’opera di Quayola
By Sielo Longo
Pubblicato il
Aprile 2024
È un’esperienza comune a tutti lo stato di pacata gioia provocato dagli intricati e cangianti giochi che la luce produce sugli specchi d’acqua. Proprio le emozioni connesse a questo fenomeno sono ciò che l’artista italiano Quayola punta a suscitare nel pubblico attraverso Glint, protagonista assoluta, durante la Design Week, dello showroom di Ceramiche Refin a Brera, nell’ex studio di Sottsass Associati.
DTS –Daring Art Explorations, è il progetto che mette già da qualche anno l’azienda, specializzata in superfici ceramiche, in dialogo con artisti contemporanei di fama internazionale, raccogliendo la sfida di spingere la lavorazione della ceramica verso i confini sempre più estremi proposti dall’arte contemporanea.
L’installazione Glint
Glint è un’installazione scultorea, luminosa e sonora, che prosegue la ricerca di Quayola, artista premiato nel 2013 con il Golden Nica ad Ars Electronica, sull’osservazione della natura e dei suoi fenomeni attraverso sofisticati apparati tecnologici. Grazie a simulazioni algoritmiche create da software personalizzati, Quayola traduce il moto delle onde in oggetto scultoreo. L’artista definisce le sue opere d’arte ibride e installazioni immersive come poetiche algoritmiche, sculture robotiche e pittura di nuovi paesaggi: al centro della sua ricerca, che si declina in performance audiovisive, video, sculture o opere su carta, c’è l’incontro tra fenomeni naturali, tradizione artistica e nuove tecnologie.
Glint rappresenta una nuova tappa di una ricerca ormai quasi ventennale, che ha portato Quayola a essere conosciuto a livello internazionale per il suo linguaggio assolutamente innovativo e personale. In particolare, attraverso ciò che l’artista chiama pittura di nuovi paesaggi, la ricerca di Quayola si è focalizzata verso un’originale rappresentazione della natura, che nel passato ha preso spesso la forma di grandi installazioni video. È il caso ad esempio della serie Storms, in cui il mare tempestoso della Cornovaglia è stato reso attraverso installazioni video monumentali che ibridano tradizione pittorica e computazione algoritmica.
La potenza della luce
L’installazione Glint per la settimana del design di Milano rappresenta in questo senso una evoluzione ulteriore della ricerca dell’artista. In questo caso infatti non è l’immagine in movimento a essere utilizzata come linguaggio prediletto per rappresentare l’eterna mutevolezza degli elementi naturali. L’effetto cangiante e impalpabile dei riflessi sull’acqua è qui dato esclusivamente dal rapporto che si crea fra la rifrazione della luce sulle superfici scultoree in ceramica create dall’artista. Il movimento quindi, seppure percepito, è creato esclusivamente dai cambiamenti nella luce e dalla loro rifrazione sulla superficie increspata dell’opera. Un passaggio stilistico e poetico da parte dell’artista che approfondisce in maniera efficace l’estrema potenza della luce, capace non solo di riflettersi in maniera sempre diversa a seconda delle superfici che incontra, ma anche di suscitare emozioni forti e universali nell’osservatore. Una linea di ricerca stimolante soprattutto per tutti coloro che lavorano integrando la luce e i suoi diversi effetti all’interno degli spazi architettonici abitati dagli esseri umani.
AUTHOR
Sielo Longo
Vive e lavora da molti anni a Berlino, giornalista e filmmaker, collabora a LUCE dal 2016
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