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Leonardiana, il museo dedicato a Leonardo Da Vinci presso il Castello di Vigevano a Pavia, progetto Migliore+Servetto. Photo Andrea Martiradonna

Museum Seed: una presenza importante nella libreria di progetto del 21simo secolo

By Monica Moro
Pubblicato il
Luglio 2024

Copertina del libro Museum Seed

Museum Seed. The Futurability of Cultural Places, (Il seme del museo. La futuribilità dei luoghi culturali), è il nuovo libro pubblicato in italiano ed inglese, edito da Electa. È un testo prezioso per chi si occupa di spazi espositivi museali, dagli operatori ed educatori museali ai progettisti e studenti di museografia.

Scritto e progettato dai co-fondatori dello studio di progettazione Migliore+Servetto, Ico Migliore e Mara Servetto – due architetti che vorrei definire “tecno-rinascimentali” e che di musei si sono occupati tanto -, il volume presenta un indice che è un manifesto espresso in otto punti per gli spazi di cultura contemporanei e futuri, esplorati negli otto capitoli che lo compongono.

Il Manifesto del nuovo Museo

Gli otto punti rappresentano delle indicazioni di direzione progettuale che stanno configurando i nuovi musei del 21simo secolo, sia dal punto di vista dell’architettura che del design degli interni, elaborate da parte dei due autori, professionisti e docenti universitari.

Il titolo Museum Seed vuole esemplificare che il nuovo spazio museale, proprio come un seme, cresce e si trasforma raggiungendo una versione “aumentata” che, traendo innovative e inedite soluzioni e coniugando la disciplina della conservazione con la narrazione dei contenuti, si apre a forme di accessibilità̀ e inclusione anche con un intelligente uso delle nuove tecnologie da una parte, ma senza dimenticare la dimensione umana ed empirica. In breve il museo del futuro, oltre a conservare reperti e opere d’arte, dovrà saper avviare una realtà più grande creando contenuti e proponendo attività ed eventi collaterali.

Un testo corale con il contributo di quindici esperti

Ico Migliore e Mara Servetto raccontano come I musei sono luoghi di comunità e condivisione. La missione d’inclusione sociale e sostenibilità culturale attraverso arte e cultura risiede proprio nel loro DNA”. In Museum Seed si sono chiesti: “Ma quale sarà il ruolo del design in rapporto all’architettura e alle nuove tecnologie nella definizione dei musei del futuro?”

Questo è il tema investigato nel libro in cui si possono leggere anche gli interventi di quindici esperti di differenti aree professionali, creative e curatoriali tra cui: Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera; Ilaria Bonacossa, già direttrice di Artissima ora Direttrice di Palazzo Ducale a Genova; Giampiero Bosoni, architetto e professore al Politecnico di Milano; Marco Carminati, storico dell’arte e giornalista; Andrea Gaggioli, psicologo e professore all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Chun Eui Young presidente del Korean Instituts of Architects e co-curatore alla Biennale di Architettura e Urbanistica di Seoul 2023; Paolo Inghilleri, medico e professore all’Università degli Studi di Milano; Fulvio Irace, professore emerito al Politecnico di Milano; Maria Grazia Mattei, Ppesidente del MEET Digital Culture Center; Davide Rampello, direttore artistico e curatore di Rampello & Partners; Yong Bae Seok, direttore creativo di Tod’s No_Code brands e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo dell’omonima fondazione, oltre ad altre importanti figure professionali, compreso uno psicologo.

La grafica e le opere di architettura e di interior design

Gli autori hanno firmato la grafica del volume che presenta molte immagini di allestimenti museali e installazioni ambientali internazionali realizzati dallo studio Migliore+Servetto.

Tra i brand e le istituzioni che si sono affidate allo Studio ci sono ad esempio Max Mara, Tod’s, Giorgio Armani, Adidas, Lexus, Samsung, Whirlpool, Bombardier, New York Times, Wallpaper*. Alcune delle principali destinazioni culturali in Italia ed Europa portano la firma di Migliore+Servetto, ricordiamo il Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo Egizio di Torino, il Museo Miramare di Trieste, la nuova sede di The Human Safety Net, fondazione sociale di Generali Group all’interno delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia, il Museo Chopin di Varsavia, l’ADI Design Museum di Milano, il Padiglione Italia 4 Elements taking care, alla XXII Mostra Internazionale Triennale di Milano Broken Nature. In tema di design urbano citiamo oltre al progetto per le Olimpiadi di Torino, il Blue Line Park a Busan, in Corea del Sud, l’art direction e il coordinamento degli interventi pubblici nelle aree del common ground di MIND, Milano Innovation District, e innumerevoli altri.

Leonardiana, il museo dedicato a Leonardo Da Vinci presso il Castello di Vigevano a Pavia, progetto Migliore+Servetto. Photo Andrea Martiradonna
Il Museo di Storia Naturale a Milano, progetto Migliore+Servetto. Photo Andrea Martiradonna

Conclusioni

La conclusione dei due autori è che “La risposta può stare nel suo essere pensato come un seme, spazio concluso che si squaderna fino a diventare organismo, sistema dinamico capace di estendersi fino ad abbracciare l’intero spazio urbano”.

Nel corso degli anni lo studio Migliore+Servetto ha instaurato un legame speciale con la Corea del Sud e il Giappone, due realtà asiatiche d’eccellenza e con un grande patrimonio culturale. Il nuovo libro nasce dopo una conferenza che si è svolta a Seoul e con il supporto dell’Istituto di Cultura Italiana.

Nella visione di Migliore+Servetto i musei e i luoghi di cultura sono interpretati come: “Sistemi dinamici, permeabili e aperti alla contaminazione, capaci di costruire consapevolezza e comunità, dove tutti gli elementi del progetto vengono attraversati da un filo conduttore unitario”. Del resto la drammaturgia narrativa è una parte del loro pensiero progettuale.

AUTHOR

Monica Moro

Collabora a LUCE dal 2014, scrive di architettura, design e colore. Nata in Svezia, dove ha insegnato per diversi anni design all'Università LNU. Cultore presso il Politecnico di Milano. La sua formazione architetto e industrial design Domus Academy, ha collaborato con Andrea Branzi. Designer freelance e ricercatrice sul colore e la valorizzazione del patrimonio culturale. Passione coltivata lo Yoga

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