Autore: Monica Moro
Il premio internazionale iF Design award assegnato a due lampade italiane
“La via dell’invisibile” è il tema del concorso fotografico Premio Driving Energy 2024. Iscriviti e invia la tua opera fino al 30 giugno 2024
10 borse di studio per master internazionali a Barcellona destinate a candidati di età compresa tra 21 e 44 anni
Un’ottima opportunità per studiare a Barcellona, una delle più belle città europee, con un fantastico clima e il mare, e anche per perfezionare lo spagnolo una delle lingue più parlate al mondo. È quella offerta da LCI Barcelona | School of Design and Visual Arts che bandisce un concorso offrendo in premio 10 borse di studio per master internazionali in ambiti quali Interaction Design and Immersive Experiences, Fashion, Communication and Event Planning, 3D Animation and VFX e Branding and Brand Strategy. Le qualità richieste sono creatività, curiosità e sensibilità. Al concorso possono partecipare tutti i candidati di età compresa tra 21 e 44 anni in possesso di una laurea di primo livello o di una qualifica equivalente. Per partecipare, la deadline per inviare i propri progetti è entro il 7 aprile 2024.
“Abbracciando nuove idee, concetti moderni e un profondo rispetto per la tradizione e l’ambiente, possiamo lottare collettivamente per un mondo migliore per tutti”. Gli aspiranti hanno la possibilità di dare forma al futuro con i master di LCI Barcelona.
Che cosa è la rete didattica di istruzione superiore canadese LCI Education
LCI Barcelona è una Scuola internazionale di Design e Arti Visive nella città di Barcellona, uno dei 12 istituti di istruzione superiore che la fondazione canadese LCI Education ha diffuso nei 5 continenti del mondo. La formazione copre i campi della Moda, Grafica, Interni, Prodotto, Animazione, Videogiochi e Fotografia. L’obiettivo dichiarato è supportare gli studenti per farli diventare professionisti competitivi nel mercato del lavoro e aiutarli a sviluppare la propria carriera nell’ambito dei loro talenti individuali e specifici.
Il Manifesto della fondazione LCI si ispira a Richard Buckminster Fuller, l’ideatore della cupola geodetica o biosfera e padre della teoria scientifica detta la “Curva del raddoppio della conoscenza”. Questa teoria ipotizza che la conoscenza umana raddoppia a un ritmo esponenziale. Prima del 1900 le nostre conoscenze raddoppiavano in 100 anni, nel secolo scorso ogni 25 anni e nel 2016 ogni 13 mesi. Secondo alcune previsioni, da qui al 2030 la nostra conoscenza collettiva raddoppierà ogni 12 ore e di conseguenza anche la didattica deve evolvere di pari passo.
Il concorso di LCI Barcelona sul tema “Design for planet centered and human future”
Il concorso lanciato da LCI Barcelona | School of Design and Visual Arts ha come tema “Design for planet centered and human future” e i premi consistono in 10 borse di studio del 100% o del 50% del Master internazionale a tempo pieno a scelta, per l’anno accademico 2024-2025.
I Master proposti sono i seguenti:
- Interaction Design and Immersive Experiences,
- Master in Management and Direction of Fashion Companies,
- Master in Fashion Marketing,
- Communication and Event Planning,
- Master in 3D Animation and VFX
- Master in Branding and Brand Strategy
I candidati devono sorprendere presentando il proprio punto di vista e proponendo nuove soluzioni progettuali per rendere il mondo migliore attraverso una nuova prospettiva. I candidati devono sviluppare un progetto di design – prompt – text + visual o video – collegato al tema con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Per informazioni sulle borse di studio e per candidarsi:
Premiate le migliori tesi 2024 su Diversity & Inclusion e lanciata la call sull’intelligenza artificiale
Il Premio di Laurea, istituito dal Gruppo Bosch in Italia, è costituito da due borse di studio del valore di 5.000 euro lordi complessivi. Viene assegnato a due tesi, di cui una di laurea magistrale e una di laurea triennale, che devono essere conseguite in una Università Italiana. Gli autori dei due elaborati vincenti si aggiudicano rispettivamente un premio in denaro di euro 3.000 per la tesi di laurea magistrale e di euro 2.000 per quella triennale. Il tema delle tesi di questa edizione Costruiamo un futuro inclusivo: la diversità come fonte di innovazione e crescita ha raccolto più di 130 candidature da tutta Italia.
La diversità e l’inclusione
La premiazione delle tesi di laurea si è svolta lo scorso 30 gennaio presso l’Auditorium Bosch di Milano. Gli studenti autori e autrici che hanno presentato la propria candidatura hanno trattato in che modo è possibile che la diversità e l’inclusività ottengano risultati positivi su uno o più dei temi proposti che sono lo sviluppo etico e sostenibile della gestione del capitale umano, della valorizzazione delle diversità e delle pari opportunità, delle condizioni lavorative, della salute e della sicurezza.
Il Premio Maurizio Gelmi e il futuro dei giovani
L’iniziativa è organizzata ogni anno dal Gruppo Bosch, in prima linea per promuovere i giovani talenti, in ricordo di Maurizio Gelmi, HR Administration e Legal Manager del Gruppo Bosch in Italia, che nella sua vita ha dedicato tanto tempo e passione ai ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, spronandoli a realizzare i propri sogni. Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Vice President Human Resources Bosch South Europe ha dichiarato: “Il Premio Gelmi, istituito in ricordo del nostro collega Maurizio Gelmi che ha sempre sostenuto i giovani incoraggiandoli a perseguire i propri obiettivi, è l’occasione non solo per premiare gli studenti che più si sono distinti grazie alle proprie tesi, ma anche e soprattutto per riflettere su temi fondamentali per le aziende e per l’intera società. È il caso della diversità e dell’inclusione, valori che ci impegniamo a promuovere e diffondere costantemente sia all’interno sia all’esterno della nostra azienda, perché motori di innovazione e crescita”.
Le tesi di laurea premiate
Per le lauree triennali ad aggiudicarsi il premio di 2.000 euro è Valeria Stighezza che si è laureata in Informatica musicale presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi dal titolo Riconoscimento automatico e segnalazione aptica delle sirene di soccorso e pubblica sicurezza a supporto di persone con disabilità uditiva.
Per la categoria tesi magistrali, invece, ha ottenuto una borsa di studio di 3.000 euro Emanuela Nicotra che si è laureata in Economia e Management per l’impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi intitolata Diversity and Inclusion Management: Pratiche, Tecnologie e Performance organizzative nel contesto innovativo delle startup.
Valutazione e Giuria
Le candidature pervenute da studenti provenienti da più di 20 università italiane e ammesse al Premio sono state valutate in base all’originalità e alla qualità dell’elaborato, all’aderenza ai temi del Premio e alle tempistiche di conseguimento della laurea previste dal rispettivo corso di studi.
A decretare le tesi vincitrici è stata una commissione scientifica presieduta da due presidenti esterni Vittorio D’Amato – Università LUM School of Management e Barbara Imperatori – Università Cattolica del Sacro Cuore, e una giuria composta da: Marco Ceresa – Randstad, Manuela Dimase – Robert Bosch, Simona Erba – Robert Bosch, Gabriele Fava – Fava & Associati, Anna Gionfriddo – Manpower, Francesca Manili Pessina – Sky, Francesco Rotondi – LabLaw, Luca Ruggi – PwC, Guido Stratta – Enel e Georg Wahl – Robert Bosch.
Il tema della prossima edizione è l’Intelligenza artificiale
La scuola di formazione Bosch TEC ha offerto ai giovani partecipanti degli spunti sul tema al centro della XIII edizione del Premio Gelmi dedicato a sfide, opportunità e rischi dell’intelligenza artificiale organizzando un talk. Sono stati invitati Vittorio D’Amato – Università LUM School of Management che ha approfondito i vantaggi derivanti dalla modificazione dei compiti che il management deve svolgere, in cui l’intelligenza artificiale può svolgere un ruolo fondamentale; Guido Stratta – Enel ha invece spiegato la correlazione tra tecnologia e gentilezza e, dunque, l’importanza di programmare gli algoritmi non solo sulla base dei risultati, ma anche e soprattutto sull’etica e sulla persona, favorendo l’inclusione, la cooperazione e il rispetto; infine, Benedetta Giovanola – Università di Macerata ha raccontato la necessità di avere una prospettiva etica nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e di comprendere come e in quale misura possa essere a supporto dell’essere umano, favorendone la corretta interazione.
Per partecipare alla nuova edizione del Premio Gelmi, dal titolo L’intelligenza artificiale: sfide, opportunità e rischi, è possibile aderire al bando presente sul sito www.bosch.it/premio-gelmi.html dal 1° febbraio al 2 dicembre 2024.
La “Biosfera” luminosa che inizia l’anno di Pesaro come Capitale della Cultura 2024
Pesaro è la nuova Capitale della Cultura italiana. Ha preso il testimone da Bergamo e Brescia e anch’essa, in un certo senso, gioca “in doppio” perché fa provincia con Urbino. Questa città ha una vocazione musicale, ha dato i natali a celebri personaggi della musica come il compositore Gioacchino Rossini e il soprano Renata Tebaldi, ma è anche il territorio della dueruote, ricordiamo la Benelli e il famoso “urbinate” Valentino Rossi, senza dimenticare il sublime maestro della pittura Raffaello Sanzio. E dal 24 febbraio a Pesaro in piazza del Popolo c’è la Biosfera, scultura luminosa a LED che diverrà opera urbana permanente. È un monumento cittadino particolare perché, oltre alla struttura fisica, ha un contenuto dinamico e interattivo che cambia nel tempo.
Il sindaco Ricci e gli assessori Vimini e Frenquellucci hanno sostenuto la creazione di questa installazione, idea di Artifact Studio: una scultura digitale come simbolo e racconto della cultura della Capitale.
Pesaro 2024 ha il suo “Albero della Vita”: la Biosfera
La città ha come l’Expo 2015 il suo “Albero della Vita”, un simbolo vivente di luci e animazione, ovvero la Biosfera che con le sue dimensioni – misura 4 metri di diametro – e gli oltre 2 milioni di LED è un’opera viva, interagibile e in dialogo con la città e la collettività.
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro dichiara: “La Biosfera è un progetto frutto di riflessioni e collaborazioni costruite dalla proclamazione del riconoscimento di Capitale italiana della Cultura. L’idea nasce un anno fa, insieme al vicesindaco Vimini, quando abbiamo ipotizzato la realizzazione di una sorta di ‘Albero della Vita’ dell’Expo, per Pesaro 2024. La scelta è ricaduta su una sfera, simbolo che torna ripetutamente in città: è nella ‘Palla’ di Arnaldo Pomodoro, nella Sonosfera®, nella Pizza Rossini, nella ruota della bici che percorre la Bicipolitana e delle moto della nostra Terra di Piloti e Motori, nel sole che tramonta sul mare Adriatico. La Biosfera è un’icona, un oggetto di design e di alta tecnologia, che ci renderà ancora più attrattivi e più competitivi”.
Gli obiettivi di interazione, d’intrattenimento e didattici
“Ma allo stesso tempo che farà riflettere sul cambiamento climatico”– continua Ricci – “Ogni giorno produrrà spettacoli, contenuti culturali audio e video, anche interattivi”.
Aggiunge il sindaco “È un investimento che abbiamo potuto realizzare grazie alla collaborazione tra assessorati: all’idea di Vimini, alla praticità dell’assessora Frenquellucci e della dirigente Maggiulli, che hanno portato a Pesaro la Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Square, bando del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del valore di 11 milioni di euro) che comprende tra l’altro la realizzazione di progettualità tecnologiche di alto livello”.
Un contenitore dinamico a LED per “opere software” attinenti al territorio
L’installazione è uno spazio in cui far convergere e predisporre un dialogo multidisciplinare ospitando opere di natura artistica e scientifica. La Biosfera sarà luogo di aggregazione, promozione culturale e tecnologica tramite gli interventi audiovisivi che attraverseranno i suoi milioni di LED e che combineranno arte e scienza, patrimonio culturale e tecnologia, storia e innovazione.
La prima “opera software” è Pesaro 2024, sulla superficie della sfera verranno visualizzati video a 360 gradi del patrimonio paesaggistico, storico, artistico-culturale del territorio. La seconda opera vuole stimolare una riflessione sulla relazione tra uomo e pianeta utilizzando i dati raccolti e elaborati dall’intelligenza artificiale attraverso i satelliti del progetto Copernicus dell’Unione europea. La terza opera è una scultura digitale all’interno della struttura-sfera modellata in real-time dal movimento degli spettatori attorno a essa. All’interno si creeranno geometrie tridimensionali magmatiche in evoluzione rese interattive dalla posizione nello spazio del pubblico. L’opera, nell’intenzione degli ideatori, vuole essere metafora dell’influsso dell’umanità sugli ecosistemi del pianeta.
Un bando di concorso per proporre contenuti per la Biosfera
La Biosfera potrà interagire con tutti e specialmente con artisti, designer, musicisti. La città di Pesaro bandirà un concorso internazionale per la creazione di contenuti – sulla linea di quanto già attivato per la Sonosfera® (ISAC – International Sonosfera® Ambisonics Competition, promosso dal Comune di Pesaro in collaborazione con IRCAM – Centre Pompidou di Parigi) per arricchire il palinsesto della Biosfera.
Artifact Studio di Federico Rossi e Andrea Santicchia
Il progetto è di Artifact Studio, (Artifactstudio.it) che si occupa di installazioni robotiche, esperienze digitali e oggetti non convenzionali, sia virtuali che fisici, fondato da Federico Rossi, professore associato in architettura digitale e robotica alla London South Bank University e Andrea Santicchia, artista transdisciplinare e docente presso il corso di Interaction Design e digital art allo IUAV, IED Roma e UniRSM .
Federico Rossi e Andrea Santicchia affermano “Abbiamo ideato la Biosfera dandoci un obiettivo, che era anche una sfida: coinvolgere le aziende del territorio inserendole, con le loro tecnologie e maestranze artigianali e digitali, nel progetto. Ci siamo riusciti ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo subito deciso di osare e creare una sfera; una forma particolarmente complessa sia per la progettazione di un’opera outdoor di tali dimensioni, sia per la gestione dei contenuti che devono essere pensati per una superficie non planare. La Biosfera, al momento, è unica in Europa”.
Durante il corso dell’anno saranno inoltre previsti interventi site-specific di contenuti artistici, musicali o scientifici all’interno della sfera scaturiti da collaborazioni con artisti del territorio, musicisti, scuole o altri enti.