Personaggi

LUCE incontra Elisabetta Sgarbi, una delle personalità più autorevoli e vulcaniche del panorama culturale italiano, che spazia dall’editoria al cinema, dal fumetto alla musica, dall’arte alla scienza. II suo progetto è proprio quello di promuovere il dialogo fra saperi e arti diverse.

Marva Griffin Wilshire è reduce da un fantastico inizio anno 2024, che ha celebrato con Universo Satellite – 25 anni di SaloneSatellite, la grande mostra al Palazzo della Triennale, i 25 anni di storia dell’evento. A questo, come sempre meritatamente, si è aggiunta la più alta onorificenza concessa dalla Rhode Island School of Design (RISD a Providence, USA), una delle scuole di arte e design più celebri al mondo, la cui fondazione risale al 1877.

Il morbo di Alzheimer si è portato via Bill Viola nella sua casa di Long Beach, in California, l’artista italo-americano nato nel Queens nel 1951, a New York. Dopo la sua laurea conseguita all’Experimental Studios alla Syracuse University, dove ha conosciuto David Tudor, pianista e compositore sperimentale, Viola ha vissuto a Firenze dal 1974 al ’76, e in Italia ha conosciuto Mario Merz, Kounellis, Vito Acconci e Joan Jonas, quando era direttore tecnico di un centro avanguardistico di produzione e documentazione della videoarte Art/tapes/22.

Lunedì 1° luglio 2024, Barovier&Toso, storica azienda veneziana famosa per la produzione di vetro artistico di Murano soffiato a bocca e realizzato a mano da maestri vetrai, ha annunciato la nomina di Andrea Signoroni come Chief Executive Officer (CEO).

A tu per tu con Lina Sastri. Artista a tutto tondo (teatro, cinema, televisione, musica, tre David di Donatello, due Nastri d’Argento), si racconta (e racconta il suo rapporto con le luci di scena) all’indomani del debutto al Teatro Strehler di Milano in Nozze di sangue, uno dei titoli più folgoranti della storia del teatro del Novecento europeo con l’adattamento e la regia di Lluís Pasqual, disegno luci di Pascal Mérat.

Che cos’è il ruolo del curatore? Paola Antonelli si racconta in A curator’s tale in Triennale davanti a un folto pubblico, suscitando, come le riesce sempre, spirali di riflessioni e ispirazioni.