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Anno 61
Marzo 2023
Rivista fondata da AIDI nel 1962
Direttore Mariella Di Rao
“La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”. Sono le parole della famosa poetessa Alda Merini, artista di grande sensibilità che io amo molto e che ho scelto per iniziare questo mio primo editoriale da direttore, perché è proprio la bellezza l’elemento cardine che emerge dalla rivista che Silvano Oldani ha diretto per oltre 12 anni rendendola così importante e preziosa. Una grande eredità quella che ho avuto l’onore e il privilegio di raccogliere e che cercherò di portare avanti con la sua stessa passione, dedizione e professionalità, facendomi guidare, come un faro, proprio dalla bellezza della luce che viene sempre fuori quando questa è ben progettata e ben realizzata sia che si tratti di una lampada, di un palazzo, di una strada o di un’opera d’arte. Questa è la bellezza che voglio trasmettere attraverso la rivista con la consapevolezza che, anche noi comunicatori, abbiamo una grande responsabilità e dobbiamo fare la nostra parte al fine di creare e divulgare una cultura della luce che possa servire a tutti per vivere e lavorare meglio. Una cultura della luce che sia trasversale, ampia e che sappia intercettare anche nuovi scenari e nuove tendenze che si affacciano nel nostro settore, che sappia coinvolgere i giovani facendoli sentire protagonisti di un mondo che sta cambiando…
Dopo quattro anni, torna Euroluce che si svolgerà dal 18 al 23 aprile e sarà il cuore della trasformazione del Salone del Mobile di Milano. Abbiamo incontrato la Presidente Maria Porro, imprenditrice di grande cultura e sensibilità che ci spiega come questa nuova edizione della Manifestazione sarà molto diversa dalle precedenti e rappresenti un grande investimento e una riflessione sul futuro del modello fieristico e del mondo dell’illuminazione. Una rivoluzione che parte proprio da Euroluce, giunta al suo 31° appuntamento, che vede un ripensamento totale del layout della Biennale della luce realizzato con lo studio Lombardini 22 per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita e aumentare la visibilità degli espositori. una Fiera dove il visitatore entrerà in un mondo che è costituito non solo dai migliori prodotti e soluzioni proposte dalle aziende ma anche di momenti di approfondimento culturale e spunti di riflessioni.
L’autrice ha intervistato il grande designer Paolo Rizzatto. Un architetto e 265, la sua prima lampada creata nel 1973 per Arteluce poi divenuta Flos che brilla iconica nel paesaggio della luce. Ci racconta come è nata la 265 e l’inizio del suo straordinario percorso. Per Rizzatto l’eredità da trasmettere ai giovani è la stessa che ha ricevuto dal suo maestro Ernesto Nathan Rogers che è contenuta in queste sue parole “dobbiamo studiare il passato per portarlo a noi. È molto utile, è indispensabile fare questa fatica per arricchire la nostra coscienza…acquisire il senso della storia darà significato alle nostre opere. Potremmo capire meglio i motivi per i quali dobbiamo essere diversi, per i quali dobbiamo essere ciascuno noi stessi… conoscere il passato è come conoscere i nostri padri, è capire meglio perché siamo così, perché, essendo figli, siamo diversi, siamo simili per essere diversi…”.
Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023.
Luce e colore per il Museo del risorgimento Leonessa d’Italia
di Paolo Calafiore
In una assolata mattina di fine gennaio ha avuto luogo uno degli appuntamenti più attesi nel programma degli eventi di Brescia e Bergamo Capitali della Cultura 2023, il taglio del nastro del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia che ha riportato alla luce, dopo anni d’inaccessibilità al pubblico, le austere spazialità del Piccolo Miglio, nel coinvolgente allestimento realizzato dallo studio Limiteazero, all’interno del Castello di Brescia, vero gioiello di architettura fortificata urbana che domina l’intera città. L’autore ha incontrato l’arch. Paolo Rigamonti uno dei fondatori, insieme ad Alessandro Capozzo, dello studio Limiteazero che ha curato il progetto di allestimento e l’arch. Ji Hye Choi amministratore delegato di Noroo Milan Design Studio, consulente del progetto della luce e del colore. Gli architetti hanno voluto creare un ambiente che fosse esplicitamente contemporaneo ma che evocasse, nei materiali e nelle scelte cromatiche, suggestioni dell’epoca, oltre a proporre in ogni momento stimoli che giocassero proprio su un continuo movimento fra storia e contemporaneità.
L’autore ha incontrato Jan Van Lierde, designer, imprenditore e architetto belga che è una delle principali forze creative internazionali nel campo dell’illuminazione. Per Van Lierde la luce sostiene l’edificio o il paesaggio in modo sottile. Un buon design non richiede effetti di luce particolari. Tutto scorre logicamente l’uno nell’altro e, in questo modo, c’è spazio per creare un’opera senza tempo che merita il suo posto nel nostro spazio. Il suo pensiero si può riassumere in queste sue parole: “comprendere l’aspetto funzionale del progetto è essenziale…. preferisco mantenere il design e la “presenza” dei miei progetti molto modesti e nascosti. Preferisco enfatizzare la luce funzionale piuttosto che la forma…”
Le comunità energetiche costituiscono un modo nuovo di intendere la gestione dell’energia. Direttive europee e nazionali hanno aperto la strada verso forme di condivisione della produzione e del consumo di energia, sempre, però, considerando le vere finalità delle comunità energetiche, ovvero il privilegiare la produzione locale e rinnovabile dell’energia, l’attenzione per l’ambiente e il contesto sociale nel quale le comunità esistono. L’autore affronta anche il ruolo dell’illuminazione all’interno delle CER che, da una parte, propongono interventi integrati di domotica ed efficienza energetica e, dall’altra, favoriscono lo sviluppo del fotovoltaico. Infatti, nel corso del 2022, tutte le 26 comunità energetiche realizzate nel nostro Paese sono hanno compreso impianti fotovoltaici di potenza media di 40 kW per progetto
La crisi energetica ha focalizzato l’attenzione sull’illuminazione pubblica, e in vari casi, si è deciso di ridurre i consumi attraverso lo spegnimento totale o parziale delle luci. La questione è molto complessa, perché coinvolge anche aspetti che riguardano la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini. Oggi, però, le nuove tecnologie e i servizi smart permettono di far conseguire risparmi energetici ed economici, senza necessariamente lasciare le città totalmente al buio. In questo contesto, dunque, è auspicabile la partecipazione e la cooperazione di tutti gli attori coinvolti, dalle Utility, agli amministratori locali, ai progettisti e ai produttori. Gi autori hanno posto loro alcune domande per comprendere quale è il loro ruolo e come intendono affrontare, anche attraverso l’impiego di nuove tecnologie, il tema della qualità dell’illuminazione e del risparmio energetico.
Oggi più che mai viviamo in un mondo iperconnesso dove lo sviluppo tecnologico è fondamentale e ricopre un ruolo centrale nella vita quotidiana delle persone. E tale sviluppo, sempre più veloce, porta a doversi adeguare e aggiornare continuamente. Negli ultimi tempi, in particolare, abbiamo incontrato spesso un nuovo termine, “Metaverso” che diventa non solo uno spazio digitale, ma una vera e propria rappresentazione della società, con autentiche interazioni sociali ed economiche tra le persone e prospettive molto interessanti, con cui tutti noi dovremo confrontarci. Ma Il mondo virtuale potrà mai sostituire completamente la vita reale, soprattutto per quanto riguarda i contatti tra le persone e i momenti di socializzazione, senza necessariamente arrivare agli scenari fantascientifici descritti nella saga di Matrix?
Il primo articolo di questa nuova rubrica di LUCE è dedicato al nuovo sito “Luce sui Giovani” che sarà realizzato da AIDI per aiutare i giovani professionisti a comprendere meglio le sfide delle nuove tecnologie e vuole essere un’occasione di riflessione sul ruolo del lighting designer oggi. L’autore ha incontrato tre giovani progettisti della luce, i lighting designer Elisabetta Campanelli e Andrea Carson e la product design Miriam Emiliano che raccontano come hanno iniziato la loro avventura professionale nel mondo della luce. Giovani aspiranti lighitng designer, rimanete sintonizzati su LUCE e su AIDI: novità da 4.0 stanno arrivando!
Sul numero di LUCE 343 | 2023 tanti altri articoli, speciali, interviste e approfondimenti.
Siamo sempre alla ricerca di nuovi suggerimenti e idee per capire, spiegare e far conoscere il mondo della luce italiana e internazionale. Continuate a leggerci e scriveteci.
LUCE
di Federico Moccia
Fotografia cinematografica e lighting designer due mondi a confronto
di Silvia Eleonora Longo
QUELLA STRADA NECESSARIA E POSSIBILE CHIAMATA TRANSIZIONE ENERGETICA
Intervista a Gianluca Ruggeri, ricercatore di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’università dell’Insubria
di Federica Capoduri
ILLUMINAZIONE E TECNOLOGIA PER RENDERE LE CITTA’ DEL FUTURO SICURE, BELLE E SOSTENIBILI
Intervista a Carlos Loscalzo, Amministratore Delegato di Signify Italia, Israele e Grecia
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Premio Luce 2022
di Viola Fumagalli
0024 FontanaArte: i primi novant’anni
diAndrea Calatroni
Storia, Arte, Bellezza nella nuova luce dell’Hotel Portrait di Milano
di Alexander Bellman
Brescia e Bergamo Capitali della cultura 2023. Museo di Santa Giulia dove tecnologia e tradizione si uniscono per un nuovo concetto di fruizione della cultura museale
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La rinascita di Palazzo Giureconsulti, simbolo elegante della Milano cinquecentesca
di Federica Capoduri
La luce come motore di rigenerazione territoriale
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Barton Park, la luce che dialoga con la natura
di Gianni Drisaldi
Progettare l’ambiente attraverso la luce.
Intervista al fisico Johannes Lindén del Laboratorio Luce dell’Università svedese di Lund
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Nino Alfieri: astrofisico immaginario La funzione dei “percorsi di luce” nelle città
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Scenografie luminose per valorizzare i centri storici. La funzione dei “percorsi di luce” nelle città
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Spine. Proporzione e funzione
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